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LAMEZIA TERME – Quattro centri trasfusionali della Calabria, di fatto, e almeno per il momento, sono stati ridimensionati. Da ieri infatti devono inviare il plasma ad altri centri calabresi in quanto non hanno completato le procedure di convalida del congelamento. Per questo motivo a decorrere dell’1 agosto 2014 non potrà essere utilizzato a scopo farmaceutico il plasma dei centri di Locri, Polistena, Lamezia (LEGGI LA REAZIONE DEL SINDACO SPERANZA) e Cosenza. In base alla nuova norma, infatti, per mantenere i centri trasfusionali, le aziende sanitarie dovevano munirsi, entro e non oltre il 31 luglio 2014, di un frigo che abbatte la temperatura che permette al plasma di mantenere le proprie caratteristiche per poter essere inviato alle industrie che lo lavorano. Da quanto è stato comunicato al Centro regionale sangue, i centri di Locri, Polistena, Lamezia e Cosenza, «non sono al momento nelle condizioni di poter assicurare la rispondenza ai requisiti nei tempi stabili». 

La disposizione giunge dal dirigente di settore, Giacomino Brancati e dal direttore generale, Bruno Zito, del Dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie della Regione Calabria. Da ciò, dunque, la conseguenza è che i centri trasfusionali di Locri, Polistena, Lamezia e Cosenza, «considerato che la riorganizzazione del sistema trasfusionale regionale prevede l’accentramento delle attività di validazione biologica e di lavorazione del sangue e degli emocomponenti» dovranno inviare il plasma ad altri centri «provvisoriamente, fino ad ulteriori successive e differenti direttive». 
 
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