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CATANZARO – L’inchiesta del sostituto procuratore, Gerardo Dominijanni, sugli incarichi affidati a Franco Zoccali (direttore generale alla Presidenza) va avanti e l’intera giunta regionale finisce nei guai. Abuso d’ufficio in concorso è l’ipotesi di reato intorno alla quale ruota il fascicolo del magistrato, che, nel ripercorrere il copione seguito per il “caso Sarlo”, ha iscritto nel registro degli indagati tutti gli inquilini di Palazzo Alemanni.
In cima all’elenco, il nome dell’ex Governatore, Giuseppe Scopelliti; a seguire, quello degli assessori che, dal 2010 ad oggi, si sono alternati al suo fianco: Pino Gentile, Mimmo Tallini, Antonella Stasi, Francescantonio Stillitani, Giacomo Mancini, Piero Aiello, Antonio Stefano Caridi, Mario Caligiuri, Francesco Pugliano, Michele Trematerra e Fabrizio Capua.
Dodici posizioni, dunque, diverse tra di loro, ma accomunate, ora, da quell’ordine di perquisizione, con il quale i carabinieri del Nucleo operativo di Catanzaro, agli ordini di Carlo Caci, hanno bussato alla porta di Palazzo Alemanni e dell’assessorato al Personale per acquisire copia di delibere e relativi verbali, emessi dalla giunta regionale il 21 aprile 2010, il 7 giugno 2010 e il 13 maggio 2013, il rendiconto complessivo degli emolumenti erogati dalla Regione per gli incarichi svolti da Zoccali e delle eventuali somme rimborsate dallo stesso alla Regione e ogni altro documento inerente gli incarichi ricoperti dal fedelissimo di Scopelliti.
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