X
<
>

Share
4 minuti per la lettura

COSENZA – Venerdì sarà ad Acri, in località San Giacomo, ma il sempre discusso Povia avrà anche altre date estive in terra Calabra. I fan del cantautore sono avvisati. Prima dell’appuntamento di San Giacomo d’Acri, Povia si concede ad un’intervista con il Quotidiano, e tra una domanda e l’altra non mancano di certo le frecciatine. 

 
Da “I bambini fanno ooh…” nel 2005 a “Siamo Italiani” oggi, in questi 9 anni si sente cambiato? 
«Non mi sento molto cambiato a parte un po’ di consapevolezza in più. Le canzoni nella mia vita sono una cura. Quando compongo e quando canto sto bene e se sto bene riesco a trasmettere emozioni anche a chi non mi conosce. La musica per me è come la metafora della terra: sono riuscito a coltivare il mio piccolo ma bellissimo orticello e cerco di curarlo al meglio, anche se ogni tanto il “maltempo” rovina un po’ di raccolto». 
 
Molte volte le sue canzoni, ed alcune sue affermazioni, hanno fatto discutere. E’ stato definito omofobo, razzista e populista. Si sente un pò sotto attacco e forse anche boicottato? 
«Sotto attacco no, anzi sorrido perché la stampa in generale, quando si tratta di Povia, si diverte. Sì un po’ boicottato sì.. ma è comprensibile. Quando nei brani parli di argomenti che vanno oltre l’amore, allora crei un’opinione e fai discutere. Omofobo, Razzista e Populista sono parole brutte. Se le persone ti etichettano vuol dire che non sono preparate e parlo soprattutto di quelle che invece credono di esserlo ma non fanno altro che seguire la corrente. Ovviamente poi spiego le cose e tutti cambiano idea su di me». 
 
L’ex deputato Luxuria in un intervista rilasciata al “Quotidiano” lo scorso 7 luglio, parlando della realtà artistica italiana rispetto a temi come l’omosessualità l’ha tirato in ballo affermando: “A Povia invece dei bambini che gli fanno ooh.. sono io che gli dico oh!”. Cosa dice invece Povia a Luxuria? 
«Luxuria non ci crede ma a me sta simpatico da morire. Mi piace il suo spirito combattente anche se tutti quanti dovremmo dedicare più tempo a noi stessi. Mi immagino Luxy sotto la doccia che canta “Luca era gay” di nascosto e pensa a me». 
 
Nella canzone “I bambini fanno ooh” c’è la figura del lupo nero che mai più abbraccerà l’agnellino, gli ultimi eventi tra Israele e Palestina hanno dimostrato ancora di più che ci sono tanti “lupi neri” che oltre a non abbracciare, addirittura uccidono gli “agnellini.” Quale messaggio di speranza vuole lanciare ai bambini Palestinesi ed Israeliani? 
«La mia anima ne è scossa. Vorrei prendere tutti quei bambini in braccio e portarmeli via.Non ci sono parole per una guerra iniziata più di 100 anni fa e che ancora continua». 
 
Nel singolo “Siamo Italiani” , parla anche di una corsa che noi italiani facciamo verso la libertà. Cos’è per lei la vera libertà? 
«La vera libertà è vivere tranquilli e non sprecare tempo dietro cose che non cambieranno mai. Vorrei che ognuno vivesse bene la propria vita, le proprie idee e il proprio spazio. Vorrei che tutti fossimo messi in condizioni di vivere dignitosamente». 
 
Nel suo tour oltre alla tappa di San Giacomo d’Acri ci sono altre date in Calabria. Che rapporto ha con la Calabria e con i calabresi? 
«Il calabrese è molto schietto e diffidente ma molto ospitale. Non ti apre la porta facilmente ma, se entri nel suo cuore, ti tratta come un figlio. Io sono stato adottato dalla Calabria e sono felice per questo. Durante i live ad un certo punto canto “Chi non salta non è calabrese” e le piazze vanno in delirio e saltano di brutto!». 
 
Obiettivi futuri? 
«Voglio concentrarmi sul live, su questo tour e su un tour teatrale invernale. Poi ci sarà un disco autoprodotto, per me molto importante dal titolo “NuovoContordineMondiale”, distribuito direttamente a casa via posta. Solo su prenotazione».
Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE