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REGGIO CALABRIA – L’autorità giudiziaria degli Emirati Arabi ha negato la richiesta di estradizione nei confronti di Amedeo Matacena, l’ex deputato reggino di Forza Italia condannato per concorso esterno in associazione mafiosa tuttora latitante a Dubai. Lo rende noto l’avvocato Enzo Caccavari del foro di Reggio Calabria, che afferma: «La richiesta di estradizione per Matacena è stata ritenuta totalmente illegittima dall’autorità giudiziaria degli Emirati arabi perché in quel Paese non esiste il reato di concorso esterno in associazione mafiosa».
All’Ansa, Matacena ha detto: «Con la decisione di rigettare la richiesta di estradizione, io non sono più un latitante, ma un rifugiato negli Emirati arabi Uniti»
Matacena è anche al centro della vicenda che ha portato all’arresto dell’ex ministro Claudio Scajola, il quale ha ammesso di aver provato ad aiutare il politico calabrese a spostarsi da Dubai a Beirut, in Libano (LEGGI).
TUTTI I DETTAGLI SULL’OPERAZIONE
L’8 luglio, il giudice di Reggio Calabria ha concesso gli arresti domiciliari a Chiara Rizzo (LEGGI), la moglie di Amedeo Matacena arrestata a Nizza nel maggio scorso proprio con l’accusa di aver organizzato la rete che favoriva la latitanza del marito. In precedenza, la richiesta di attenuazione della misura era stata negata dai giudici mentre per l’ex ministro Claudio Scajola erano stati concessi i domiciliari (LEGGI); pochi giorni fa, invece, era stato riconosciuto uno sconto di pena per Matacena (LEGGI).
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