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REGGIO CALABRIA – «Non ci può essere nessuna commistione tra Chiesa e ‘ndrangheta». A prendere posizione su quanto avvenuto a Oppido Mamertina durante la processione della Madonna delle Grazie, con l’omaggio al boss Peppe Mazzagatti è il Consiglio episcopale dei Vicari foranei della diocesi di Oppido Mamertina-Tresilico (LEGGI L’ARTICOLO SULLA PROCESSIONE).
La posizione è stata assunta all’unanimità, prendendo «le distanze da quanto avvenuto» ed «esprimono piena condivisione con la posizione del Vescovo». Nessuna commistione, dunque, anche perché il Consiglio si chiede: «Come ci può essere, del resto, legame se la prima parla il linguaggio dell’amore e la seconda quello della vendetta, della sopraffazione e della morte?».
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Il fatto che «offende e non onora la Madre di Dio, rischia di mettere in ombra – si legge nella nota -, in quest’anno della carità, fortemente voluto dal nostro Vescovo per la Diocesi, quanto sin dall’inizio del suo ministero episcopale, senza sosta e con ogni zelo, egli va operando per la conciliazione della Comunità, in particolare della città di Oppido Mamertina, con conferenze, catechesi, ritiri spirituali, fino al recente Congresso Eucaristico Diocesano, mentre si attende proprio a Oppido Mamertina una Missione popolare dei Padri Minimi di San Francesco da Paola».
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In attesa che le autorità religiose e civili, che stanno indagando, «chiariscano senza incertezze quanto di fatto è avvenuto, nonchè responsabilità e connivenze», i vicari «sollecitano i mezzi di comunicazione a non condannare in blocco la nostra comunità, dimenticando che, se certo non mancano ombre e debolezze, la stragrande maggioranza del nostro popolo vive una religiosità semplice e autentica e la Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi ha un clero che, giorno per giorno, su un territorio certamente difficile, si sacrifica talora con eroismo e spesso rimane unico punto di riferimento di una Comunità schiacciata dal peso di una quotidianità assillata da mille problemi».
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Ma sulla processione di Oppido è tornato anche il procuratore di Reggio, Federico Cafiero de Raho, che all’Ansa ha detto: «Quanto è accaduto ad Oppido Mamertina rappresenta la più chiara dimostrazione della soggezione alla ‘ndrangheta del territorio in tutte le sue componenti».
Riferendosi all’inchiesta che è stata aperta, il procuratore ha detto che «al momento c’è un fascicolo aperto. L’indagine che è partita inquadrerà l’episodio nell’ambito di un contesto certamente più ampio».
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