La guardia di finanza nel porto di Livorno
2 minuti per la letturaOperazione antidroga nel porto di Livorno, il carico di cocaina era diretto in Calabria per poi essere spacciata in tutta Italia
Otre 217 kg di cocaina purissima, suddivisa in quasi 200 panetti, è stata sequestrata nel corso di un’operazione antidroga nel porto di Livorno. Il colpo è stato assestato al traffico di stupefacenti da parte dei funzionari del locale Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane e dai finanzieri del Gruppo di Livorno. Sulle piazze di spaccio lo stupefacente avrebbe fruttato oltre 150 milioni di euro.
200 I PANETTI DI COCAINA RINVENUTI NEL PORTO
I panetti di polvere bianca erano nascosti all’interno di un container contenente legname, sbarcato da una nave cargo proveniente dal Sud America. Fondamentale è stata la stretta sinergia, le risorse e l’esperienza messi in campo dall’Agenzia delle Dogane e dalle Fiamme Gialle.
Il sequestro, spiega un comunicato, «conferma Livorno come uno dei porti scelti dai narcotrafficanti per fare giungere la sostanza stupefacente da distribuire in tutta Europa. A cui fa da contrasto l’attività di controllo doganale dei funzionari Adm e dei militari della Gdf attraverso una quotidiana e metodica azione svolta il giorno sul traffico passeggeri, veicoli e merci del porto di Livorno».
Il carico di droga, secondo quanto accertato dai finanzieri, era diretto in Calabria. E una volta tagliata se ne sarebbero ricavate oltre 600mila dosi per la criminalità organizzata che l’avrebbe destinata allo spaccio su tutto il territorio nazionale. Sulle piazze di spaccio lo stupefacente avrebbe fruttato oltre 60 milioni di euro. Come spiegato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte Giovanni Parisi, direttore delle Dogane di Livorno e Cesare Antuofermo, comandante delle Fiamme gialle livornesi.
LIVORNO, IL CARICO DI DROGA SARÀ DISTRUTTO
Lo stupefacente, dopo essere stato campionato ed analizzato dal laboratorio della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, verrà distrutto presso un inceneritore. Fondamentale è stato il ruolo della Procura della Repubblica di Livorno che ha coordinato le attività delle Fiamme Gialle e di Adm.
TI potrebbe interessare
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA