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REGGIO CALABRIA – Qualcuno li stava filmando mentre tendevano la trappola mortale ad un uomo. Ora, grazie anche a quel video, inviato in un pen drive ai carabinieri, i tre sicari che secondo l’accusa appartengono alla cosca Libri-Caridi di Reggio Calabria sono stati condannati all’ergastolo.
Si tratta di Domenico Ventura, 51 anni anni, Domenico «doddy» Condemi (38) e Natale Cuzzola (51). La Corte d’assise di Reggio Calabria li ha riconosciuti colpevoli al termine del processo di primo grado dell’omicidio di Marco Puntorieri, ucciso il 15 settembre 2011 all’età di 42 anni. Il corpo della vittima è stato poi fatto sparire, ma nel 2012 le indagini arrivarono a una svolta dopo che un anonimo inviò il video per posta.
L’autore del video, in un messaggio allegato al pen drive, scriveva di essere riuscito a registrare le fasi del delitto dopo che Puntorieri era stato invitato in un casolare di campagna per dei lavori da un amico, lo stesso Ventura. La vittima dell’agguato aveva infatti sospetti sullo strano appuntamento che Ventura gli aveva dato.
Nel video si vedono distintamente Puntorieri e Ventura arrivare e parlare tranquillamente. Quindi Ventura prende un fucile a canne mozze nel casolare. Vittima e sicari spariscono dalle immagini, ma nel video ssi sentono distintamente due colpi di fucile: quelli fatali per Puntorieri.
GUARDA IL VIDEO: IL DELITTO RIPRESO DALLA TELECAMERA
Tra i due, secondo l’interpretazione degli investigatori, c’era un atteggiamento tipico di chi sta pianificando un’azione criminosa. Dalle immagini si vedono poi Puntorieri e Ventura incamminarsi, ripresi da una telecamera installata su un albero, con Ventura che continua disinvoltamente ad impugnare il fucile.
Nella pen drive c’erano anche alcune foto del cadavere vicino al casolare. Immagini che hanno consentito di trovare resti umani. Dopo quattro mesi dal primo arresto di Ventura, la squadra mobile di Reggio Calabria aveva poi arrestato le altre due persone adesso condannate. La vittima della lupara bianca era stata arrestata nove anni fa nell’ambito dell’inchiesta “Casco” contro i clan della zona sud di Reggio Calabria. Puntorieri era, infatti, ritenuto dagli investigatori vicino alla cosca dei Libri-Zindato. Anche il fratello Orazio (incensurato) era stato ucciso a Reggio Calabria il 22 dicembre del 2008 con due colpi di fucile caricato a pallettoni.
Dal canto suo, il killer Domenico Ventura era da tempo noto alle forze dell’ordine. Un personaggio descritto come «violento, e capace di commettere reati del genere». Un sicario che non aveva ancora fatto i conti con le telecamere.
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