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COSENZA – Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, con una nota firmata da Marco Mancini, Capo Dipartimento per l’Università, l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica e per la Ricerca, fa chiarezza sulla vicenda che nei mesi scorsi aveva coinvolto Pietro Dalena, ordinario di Storia medievale dell’Università della Calabria, il cui curriculum, secondo un esposto presentato lo scorso inverno da 38 candidati all’abilitazione scientifica nazionale, non avrebbe avuto i requisiti richiesti. In particolare, il docente dell’Unical era stato accusato di aver “gonfiato” il proprio curriculum e di essersi indebitamente appropriato di lavori altrui, rendendo così più agevole il suo ingresso nella Commissione nazionale di valutazione per gli aspiranti professori associati delle università italiane.
Alla decisa reazione del professor Dalena nell’immediatezza dei fatti, accompagnata dall’annuncio di voler tutelare nei modi e nelle forme previsti dalla legge la propria onorabilità e il proprio prestigio scientifico e accademico, era seguita l’istruttoria dell’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, richiesta dal Miur e finalizzata a verificare la validità della costituzione della suddetta Commissione per l’abilitazione scientifica per il settore concorsuale di Storia Medievale. Gli approfondimenti condotti dall’Agenzia hanno confermato che il professor Pietro Dalena supera ampiamente i requisiti di qualificazione scientifica previsti. Al professor Dalena sono state riconosciute tre monografie ad autore unico e ben 43 pubblicazioni nella categoria articoli su rivista e capitoli di libro. Un “corpus” scientifico qualificato e consistente che non è stato in alcun modo inficiato dall’eliminazione di due curatele dal calcolo.
La comunicazione del Miur è stata accolta con soddisfazione dal diretto interessato, che ha confermato l’intenzione di procedere legalmente nei confronti dei firmatari del citato esposto, e dal rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Alla nostra certezza, manifestata immediatamente, che il collega professor Dalena avrebbe agevolmente dimostrato l’infondatezza delle responsabilità cui era stato chiamato a rispondere, fa seguito oggi l’autorevole pronunciamento dell’Anvur, che si determina definitivamente, nel senso da noi sempre indicato, della piena e incontestabile qualificazione scientifica del professor Dalena. L’esito favorevole degli accertamenti condotti dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, tuttavia, non può esimerci dallo stigmatizzare un’iniziativa apparsa subito strumentalmente concepita e messa in pratica, le cui inevitabili ripercussioni mediatiche hanno danneggiato anche l’Università della Calabria».
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