1 minuto per la lettura
GIOIA TAURO (RC) – La nave americana Cape Ray è quella che materialmente distruggerà la parte più pericolosa dell’arsenale chimico di Bashar al Assad: 20 tonnellate di iprite e 580 di un precursore del sarin. Lunga 197,5 metri e larga 32, è stata costruita nel 1977. Acquistata dal governo americano nel 1993, è stata poi adattata ad uso militare. Per la neutralizzazione degli agenti chimici siriani, è stata ulteriormente modificata e dotata di due «field deployable hydrolysis system», due sistemi «portatili» per la realizzazione dell’idrolisi, con due reattori al titanio, del costo di circa 5 milioni di dollari ciascuno. Un sistema che trasforma gli agenti chimici in altre sostanze con acqua o soda caustica, già usato a terra, ma che per la prima volta sarà utilizzato a bordo di una nave in mare aperto. A manovrare nave e reattori, 35 marine e 64 esperti chimici dell’Army’s Edgewood Chemical Biological Center.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA