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RENDE (CS) – Ci siamo, finalmente. Oggi pomeriggio alle 16 e 30 inizia il cammino politico dell’amministrazione targata Marcello Manna. La fumata bianca per quanto riguarda la giunta e la presidenza del consiglio è arrivata solo sabato a tarda ora. Il neo eletto sindaco ha voluto incontrare prima la dirigenza dei partiti che lo hanno sostenuto. Poi, qualche singolo consigliere eletto che ha portato alla “causa Rende” preferenze e consensi. Infine gli uomini e le donne scelte che formeranno l’esecutivo. Una rivoluzione o quasi, quella di Manna, nelle ultime 24 ore. Nessuno spazio ai partiti e via ad una giunta tecnica, quasi del tutto formata da esterni. Alla presidenza del Consiglio possiamo dare per certa la volontà di eleggere a questo punto Annamaria Artese, espressione del Laboratorio civico di Manna. La Artese ha scalzato Massimiliano De Rose, dato per scontato da molti fino al pomeriggio di ieri. E che rappresentava un’apertura politica non di poco conto alle opposizioni. Così come è saltata, dicono i bene informati, l’ambita poltrona di vicesindaco richiesta da Ncd e individuata nella persona di Mario Bartucci. Manna ha voluto dare un segnale chiaro alla città: la “Costituente” rilanciata in campagna elettorale dovrà essere traslata in consiglio comunale. E così niente spazio a sigle e appartenenze. I partiti insieme al sindaco, in consiglio, non alla guida della macchina. A chi, allora, la carica di numero due? Nessun nome è trapelato né i consiglieri eletti sanno indicare qualcuno. C’è chi parla di un esterno, vicino al “suo” mondo, a quello del tribunale bruzio, pare. 

Capitolo diverso per gli assessori. Della squadra di governo sono stati chiamati Roberto De Santis, giovane commercialista, che però in giornata ha chiarito su Facebook che l’incarico è “svanito”: un piccolo giallo che si risolverà nelle prossime ore. E poi Marina Pasqua, avvocato anche lei e legale dell’associazione “Roberta Lanzino.” Un ruolo “chiave” anche per l’ingegnere D’Ippolito, titolare del noto cinema Garden. Confermato Vincenzo Pezzi, unico consigliere eletto (insieme alla Artese) ma senza appartenenze partitiche. Il professore Pezzi dovrebbe occuparsi di Università e territorio, ovviamente. A conti fatti resterebbero altre due caselle nell’esecutivo, che è composto da sei assessori più il sindaco. 

La presidenza dell’assise è più che altro un ruolo istituzionale. La scelta di spingere verso una giunta tutta (o quasi) di esterni pare abbia “accontentato” tutti. Forse, un po’ meno Ncd, primo partito con più consiglieri in consiglio. La quadra è trovata. Ora inizia il lavoro. Appuntamento, per tutti, alle 16 e 30 alla sede della delegazione municipale. Ci sarà tempo per il giuramento del sindaco e sarà interessante ascoltare le linee guida che il primo cittadino è chiamato ad esplicitare durante la prima seduta. A Rende inizia l’era Manna.

 

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