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REGGIO CALABRIA – E’ stata rinviata a giudizio per truffa e malversazione Rosy Canale, la fondatrice dell’associazione antimafia «Movimento donne di San Luca», coinvolta in un’inchiesta della Dda reggina, ma non per reati mafiosi, sugli affari delle cosche Nirta e Strangio di San Luca (LEGGI L’ARTICOLO SULL’OPERAZIONE).
Lo ha deciso il gup di Reggio Calabria.
Canale non è accusata di reati mafiosi, ma di peculato e truffa. Secondo quanto è emerso dalle indagini, avrebbe utilizzato per l’acquisto di beni personali i finanziamenti, che avrebbero dovuto essere destinati a finalità sociali, erogati al “Movimento delle donne di San Luca”.
Il processo inizierà il 16 ottobre davanti ai giudici del Tribunale di Locri. Sarà giudicato in abbreviato, invece, l’ex sindaco di San Luca Sebastiano Giorgi.
LEGGI LE ACCUSE A CANALE E GIORGI
L’accusa nei confronti di Giorgi è di associazione per delinquere di tipo mafioso. Giorgi è stato l’ultimo sindaco di San Luca in ordine di tempo, fino al 17 maggio 2013, data in cui il Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose.
L’accusa nei confronti di Giorgi è di associazione per delinquere di tipo mafioso. Giorgi è stato l’ultimo sindaco di San Luca in ordine di tempo, fino al 17 maggio 2013, data in cui il Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose.
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