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GIOIA TAURO – Le armi chimiche della Siria sono in viaggio in direzione del porto di Gioia Tauro al largo del quale saranno trasferiti a bordo dell Cape Ray, la nave Usa che si occuperà della distruzione delle sostanze. Secondo quanto appreso in via ufficiosa la nave dovrebbe arrivare nelle acque territoriali calabresi molto probabilmente il primo luglio.
A dieci mesi dalla strage di Ghouta che con la morte di numerosi civili ha portato la comunità internazionale a chiedere la distruzione delle armi chimiche di Bashar al Assad si dovrebbe chiudere la vicenda che in Calabria ha destato molta attenzione e non poche polemiche per via del timore, esplicitato principalmente dai sindaci dell’area del porto. San Ferdinando in testa, che la presenza che queste sostanze possa mettere a rischio la salute pubblica dei calabresi.
L’arrivo in Calabria avverrà in ritardo rispetto alla prima tabella di marcia che prevedeva il trasbordo tra febbraio e marzo. L’ultimo carico previsto dallo schema di distruzione è stato stivato sul mercantile danese Ark Futura che subito dopo ha mollato gli ormeggi verso la Calabria (LEGGI).
La partenza del carico che deve arrivare a Gioia Tauro è stato annunciato durante una conferenza stampa che è stata commentata positivamente dal ministro degli Esteri italiana, Federica Mogherini,che ha auspicato di chiudere l’intera operazione in pochi giorni.
La nave Usa imbarcherà quindi 570 tonnellate di agenti chimici di priorità 1 (i più pericolosi, tra cui l’iprite e precursori del sarin) in container sigillati, per poi spostarsi in acque internazionali nel Mediterraneo dove distruggerà le sostanze tossiche attraverso due reattori per l’idrolisi appositamente istallati a bordo (LEGGI).
L’intero processo di distruzione dovrebbe durare circa 60 giorni.
La Calabria, comunque, non sarà l’ultima tappa del viaggio della Ark Futura che dopo aver effettuato il primo trasbordo proseguirà verso la Gran Bretagna (che distruggerà 150 tonnellate sul proprio territorio) e la Finlandia, dove gli impianti della Ekokem hanno già cominciato a smaltire agenti meno pericolosi (di priorità 2) già partiti da Latakia il 6 giugno a bordo del cargo norvegese Taiko.
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