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REGGIO CALABRIA – Vertice alla Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria: si tratta di una riunione operativa a cui partecipano i magistrati della Procura della Repubblica reggina, il responsabile del Centro operativo, il capo del Reparto investigazioni giudiziarie accompagnato da funzionari e ufficiali della Direzione centrale di Roma, giunti in città nella serata di ieri su disposizione del direttore della Dia Arturo De Felice. 

Al vaglio degli investigatori è l’attività in corso con particolare riferimento alla documentazione acquisita durante le numerose perquisizioni effettuate nell’ambito dell’operazione Breakfast, che ha visto, tra gli altri, l’arresto dell’ex ministro Claudio Scajola, della moglie e della madre dell’ex deputato forzista Amedeo Matacena, latitante a Dubai.

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Accolta intanto dalla magistratura francese la richiesta di estradizione in Italia di Chiara Rizzo, che dovrebbe essere consegnata alle autorità italiane dopodomani. Chiara Rizzo, fermata domenica pomeriggio a Nizza dalla polizia francese su richiesta delle autorità italiane, con l’udienza di mercoledì scorso al Parquet Gènèral di Aix- en -Provence era stata presa in carico dall’autorità giudiziaria francese. 

FOTO: GLI INCONTRI TRA SCAJOLA E LA MOGLIE DI MATACENA

Ieri sono arrivate ai magistrati francesi le carte tradotte per la richiesta di estradizione. Il procuratore generale avrebbe richiesto alcune precisazioni ma di fronte alle dichiarazioni della Rizzo, che ha ribadito quanto affermato nell’udienza di mercoledì scorso, e cioè di non opporsi alla richiesta di estradizione e di voler tornare in Italia, il giudice ha dato il via libera. 

Chiara Rizzo, moglie dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena latitante a Dubai, attenderà l’estradizione nel carcere di Marsiglia. Probabilmente verrà consegnata alla polizia italiana alla frontiera di Ventimiglia, per essere trasferita nel carcere femminile di Genova – Pontedecimo oppure a Roma o a Reggio Calabria.

Nell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha portato all’arresto dell’ex ministro Claudio Scajola ci sono poi nuovi indagati (LEGGI).  E la Dda, intanto, ha presentato appello al Tribunale del riesame contro l’esclusione dell’aggravante mafiosa nei confronti di Scajola e degli altri sette arrestati. 

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