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I due mesi per sistemare i debiti e risollevare le sorti del Cosenza calcio sono quasi scaduti e la promessa di Guarascio non pare mantenuta
I DUE mesi che il patron della società, Eugenio Guarascio, aveva detto che sarebbero bastati per sistemare la massa debitoria e mettere a tacere le tante voci, non certamente positive e rassicuranti, che circolano sulla stato di salute (e non solo di salute) del Cosenza sono quasi scaduti. E a oggi non pare esserci stato un passo avanti verso la soluzione. Avremmo voluto scrivere che il presidente Guarascio ha mantenuto ciò che aveva annunciato. Avremmo preferito scrivere che ogni singola pendenza è stata sistemata; Avremmo preferito scrivere che la crisi è stata superata e che tutto è tornato a splendere di nuova luce ed energia.
LE CONDISIONI DEL COSENZA E LE PROMESSE NON MANTENUTE DI GUARASCIO
Invece siamo a scrivere che gli steward, nonostante gli accordi intercorsi, nonostante sia stato sottoscritto un piano di rientro, sono ancora a “pietire” ciò che è loro dovuto. E a proposito di ciò annunciano una nuova protesta in piazza.
Avremmo voluto scrivere che la ditta che ha eseguito i lavori alla stadio sia stata regolarmente pagata e invece ci sussurrano che ciò non sia avvenuto. E le voci negative su pagamenti e debiti tornano a gridare con insistenza. Tanto che si dovrà tornare a parlarne con il primo cittadino. Anche a Caruso, Guarascio aveva manifestato sicurezza, tranquillità sul fatto che tutto sarebbe stato messo a posto. A quanto pare nulla è successo e il sindaco deve prenderne atto.
I MERITI DEL PATRON
Si prova dolore a scriverne e dispiace, ma è così. Dispiace perché Guarascio ha indubbiamente dei meriti. Anche grandi. Ha preso il Cosenza in Serie D e lo ha portato nella seconda serie nazionale. Sta tenendo la squadra in Serie B da sette anni. Certo soffrendo non poco, avendo fortuna, ma sono comunque sette anni di B grazie a lui. Poteva essere un mito per la città e per i cosentini se solo avesse aperto il cuore alla passione, se solo avesse avuto una maggiore abilità nel gestire i rapporti con la tifoseria e con il mondo della comunicazione. È troppo tardi per farlo? Per diventare un mito per i tifosi del Cosenza? NO, non è mai troppo tardi. Ci pensi presidente Guarascio.
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