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Serie B, Guarascio e l’appello a stare vicini alla squadra, le responsabilità della Anania e lo step di dicembre: il patron del Cosenza promette la soluzione dei problemi e non nega contatti per la cessione del club


COSENZA – Era passato tanto tempo (più di due anni, probabilmente) dall’ultima volta che il presidente Guarascio si era confrontato con i giornalisti in maniera aperta come ha fatto ieri nei locali Hospitality della Tribuna Numerata dello stadio “Marulla”. Non è stata una conferenza stampa, è vero, ma si è trattato comunque di un incontro utile per comprendere alcune dinamiche. E per andare dentro alle problematiche che hanno attanagliato la società negli ultimi mesi.

Partiamo dalla fine, dall’ultima domanda fatta al patron, ovvero se corrispondono a verità le notizie che circolano ormai da un po’ di tempo in città circa un gruppo che, tramite un intermediario locale, lo avrebbe contattato per rilevare il Cosenza Calcio. Un gruppo importante, che potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per il futuro del calcio a tinte rossoblù. La sua risposta è chiara e lascia adito ad un’interpretazione altrettanto palese: «Di concreto non c’è nulla». Poi un’aggiunta: «Voglio andare a fondo, devo capire bene di cosa si tratta e bisogna stare sempre attenti. Ricordate i famosi russi?».

CESSIONE DEL CLUB, QUALCOSA SI MUOVE

Quindi qualcosa si muove, qualcuno ha davvero intenzione di “sbarcare” in riva al Crati. E non sono russi, né adottano, a quanto pare, metodi simili ai “famosi russi”, ma ci sarebbe una base molto concreta di “serietà” di cui lo stesso patron rossoblù non potrà non tener conto. Vedremo come andrà a finire, ma la porta del Cosenza Calcio stavolta potrebbe aprirsi davvero…
Guarascio, prima di sottoporsi ad un fuoco di fila di domande, aveva fatto una sua introduzione all’incontro, sottolineando il fatto che si è passati attraverso una serie di problemi molto “pesanti”, ma che adesso la situazione è in via di miglioramento e che presto si potrà rivedere la luce.

SERIE B, GUARASCIO E L’APPELLO A STARE VICINI AL COSENZA

Chiudendo poi il suo intervento con un appello a stare tutti vicini alla squadra, sulla quale adesso grava più che su ogni altra realtà rossoblù il “peso” di quella penalizzazione di 4 punti che ha scoperchiato il vaso di Pandora. E riguardo al perché si è arrivati alla penalizzazione tanto ha detto Guarascio. Innanzitutto che il Cosenza Calcio sta ricomponendo tutto, che non c’è alcun tipo di problema e che la società è solida. Ha sottolineato di far fatica a parlare di questo argomento perché è stato costretto ad allontanare la persona che avrebbe combinato il patatrac-penalizzazione (la dottoressa Roberta Anania), alla quale però ha manifestato il suo affetto.

Guarascio ha sottolineato come i danni siano stati rilevanti, che la storia del Cosenza ha sempre parlato di una società corretta e puntuale e che si è trattato di un ritardo di pagamento ma non di un mancato pagamento. E poi che chi è subentrato adesso (l’amministratore unico è adesso la dottoressa Rita Scalise) sta cercando di ricostruire tutto per risolvere tutti i problemi. Sulla questione pignoramenti Guarascio, che non ha voluto rivelare chi li ha presentati, ha parlato chiaramente di “decreti cestinati”, ovvero che lui non ha mai saputo di tali provvedimenti in quanto cestinati da qualcuno all’interno della società. Non un “incidente”, insomma, ma un atto preciso di boicottaggio. Il senso è questo.

Presenti all’incontro anche il ds Delvecchio, il dg Ursino e il tecnico Alvini: anche da loro è arrivato l’appello di stare vicini alla squadra. Un appello da “girare” anche alla tifoseria, ma che la tifoseria ha già fatto suo da tempo e sa perfettamente che il suo posto sarà sempre accanto alla squadra. In casa e trasferta.

LA PROMESSA E L’IMPEGNO DI FARE IL PUNTO A DICEMBRE

Una promessa e un impegno Guarascio ha dovuto assumere, stretto dalle domande dei giornalisti. Tra due mesi il patron del Cosenza calcio incontrerà ancora la stampa per fare il punto della situazione se tutte le cose da sistemare sono state sistemate. In primis c’è il lavoro del nuovo amministratore unico che dovrà ricostruire tutte le pendenze arretrate della società nei confronti di terzi, per poi risanare la massa debitoria. Piccole cifre ma tanti nomi. Prima di Natale si saprà se Guarascio avrà sistemato le cose in casa Cosenza Calcio. Il mese di dicembre è comunque un mese se vogliamo decisivo per le sorti della squadra in questo campionato di serie B.

In quel periodo inizia il cosiddetto mercato di riparazione e il buon Del Vecchio (che ha svolto un lavoro buon con una manciata di fichi secchi) dovrà essere messo nelle condizioni di sistemare la squadra dove Alvini chiederà che venga rinforzata. Il Presidente Guarascio ha ragione quando dice che la serie B è un patrimonio che vale un punto di Pil per la città e la provincia e che va difesa e mantenuta a tutti i costi. Tutti insieme, ma la lotta non può non iniziare dal vertice societario. Il presidente e Ursino (sono state le uniche parole che il direttore generale ha pronunciato) chiede un aiuto al pubblico, un sostegno e una spinta alla squadra. Il pubblico non si tirerà indietro ma la baracca devono essere tutti a spingerla, giocatori compresi.
È stata, dunque, una mattina interlocutoria ma positiva. Il dialogo trova soluzioni, la chiusura trova il modo di creare problemi. Si aspettano, però, fatti concreti, sicurezza tranquillità e schiettezza, una parola di cui Alvini interpreta magnificamente il senso.

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