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Non è quello che accade sul terreno di gioco che preoccupa, per il Cosenza calcio c’è un prima e un dopo e tante criticità
COSA SUCCEDE in casa Cosenza? No, non è quello che accade sul terreno di gioco che preoccupa. A quello penseranno Alvini e i suoi calciatori. Almeno fin quando avranno la serenità di guardare solo alle cose di campo… La domanda prende vita, invece, da altre considerazioni. Che a loro volta hanno origine nel periodo a cavallo tra i mesi di maggio e giugno scorsi. Quando, cioè, chiusa una stagione, solitamente ci si mette intorno ad un tavolo (ma è un’espressione immaginifica, visto che il Cosenza non è esattamente retto da una società, quanto piuttosto da una proprietà) e si comincia a programmare la stagione successiva. Ecco, lì è accaduto qualcosa…
Qualcosa che oggi è ancora difficile da decifrare, ma che ha prodotto così tanti cambiamenti da far dire chiaramente che una netta linea di demarcazione fra un “prima” e un “dopo” non sia un’idea peregrina. In base a ciò, quello che il Cosenza era “prima” adesso forse non è più, perché intanto è iniziato un “dopo” che evidentemente ha lo scopo di “rompere” con il passato. Una netta linea di demarcazione che ha prodotto tutta una serie di criticità che hanno probabilmente un unico denominatore, e che hanno prodotto, se la si osserva dall’esterno, una immagine spesso precaria di quella che è la realtà organizzativa ed economica del Cosenza Calcio.
COSENZA CALCIO TRA CRITICITÀ E SPERANZE
I problemi giudiziari avuti dall’ex presidente Guarascio (che resta sempre il patron del club rossoblù) e il ridotto contributo in arrivo dalla Lega e dai diritti tv, hanno ristretto fortissimamente la forza economica della società. Da un lato, per motivi giudiziari, ma anche logistici e di opportunità, non esiste più un consiglio di amministrazione, per cui non esiste più un presidente: il Cosenza oggi è retto da un amministratore unico, che è la dottoressa Rita Scalise. Dall’altro, molte spese sono state “tagliate” (ad iniziare dal fatto più eclatante, la mancata iscrizione della squadra femminile alla Serie C) e diverse sono state le problematiche legate alla liquidità. Problematiche che, peraltro, oggi sembrano persistere. Il “combo” fra queste due situazioni ha prodotto un’anomalia da non sottovalutare.
Perché la società si è fatta pignorare (e chi di dovere non poteva non sapere del pignoramento) mettendosi così in condizione di far trovare “non capiente” il proprio conto corrente dedicato agli obblighi nei confronti della Figc e di farsi comminare ben 4 punti di penalizzazione? Venerdì forse si avrà qualche risposta al riguardo.
IL PROBLEMA DEI PAGAMENTI
Perché continuano ad arrivare come un flusso ininterrotto, presso la nostra ma anche presso tante altre redazioni giornalistiche, continue segnalazioni di mancati pagamenti di fornitori o di rapporti di collaborazione interrotti improvvisamente e senza preavviso? Perché c’è la paura di altri pignoramenti? E perché per quanto riguarda il settore giovanile arrivano di continuo segnalazioni di un’organizzazione molto precaria? Perché le segnalazioni che arrivano sono tutte di grande insoddisfazione, soprattutto in relazione ai rapporti umani che si hanno con la “società”? In passato, ci si accorgeva subito se si trattava di illazioni o di strumentalizzazioni: oggi questa evidenza non c’è più, e tanti dettagli fanno pensare che si tratti di situazioni che hanno una certa fondatezza. L’immagine che ne esce fuori è quella di una società che “scappa” da tutto e da tutti… Preoccupante…
In mancanza totale di comunicazioni di qualsiasi tipo sulla vita societaria, è difficile offrire un’informazione precisa, puntuale. E allora non è un peccato chiedersi: chi ha mai comunicato la volontà di non iscrivere la squadra femminile alla Serie C? Chi ha mai comunicato che Eugenio Guarascio non è più presidente del Cosenza Calcio, ma che il club è retto da un amministratore unico, ovvero la dottoressa Rita Scalise? E chi ha pensato bene di non presentare la squadra alla città? Chi ha deciso di non rendere conto alla città e ai tifosi del mercato portato a termine questa estate? Dove sta andando il Cosenza Calcio? Restiamo in attesa di notizie e di risposte…
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Mi sembrano considerazioni molto tardive.
Oggi sta emergendo tutto quanto viene denunciato da almeno un decennio.
Questo signore ha solo approfittato della passione dei tifosi cosentini per fare cassa e adesso è di tutta evidenza che si sta accingendo a mollare, anche perché i crediti non onorati di molti fornitori ( compresi i procuratori) vengono pretesi in modo forzoso ( pignoramenti).
Ma dico io..uno sciopero totale ,nemmeno una persona dico una persona ..solo lui che si vede la partita e poi vediamo se l’ho capisce ..dai facciamo questa protesta. il.cosenzw siamo noi.
Buongiorno io sono uno steward questo specio di presidente ci deve ancora pagare le partite del 2023 e io e i miei colleghi non stiamo andando a lavorare chiamano agenzie di fuori e gli costa di più invece di risolvere con noi i problemi e dichiara che ci convoca x risolvere il problema stiamo aspettando dal mese di agosto questa convocazione, solo chiacchiere