Il presidente Eugenio Guarascio
2 minuti per la letturaSul campo tutto bene, nella comunicazione si aspettano segnali perché in questa fase di inizio campionato di Serie B a Cosenza dominano silenzi e attesa
COSENZA – Un servizio sportivo andato in onda su di una televisione nazionale si è soffermato sulla protesta dei tifosi di curva sud della Roma, che sono entrati un campo trenta minuti dopo l’inizio della gara. Protesta che è nata dall’esonero di Daniele De Rossi, bandiera della Roma e romanista da una vita. Ma il dato che ha colpito l’attenzione del cronista che scrive è stata la spiegazione che i tifosi intervistati hanno dato alla protesta. Sostengono: «Non contestiamo la decisione, che pure non comprendiamo e non condividiamo, ma il modo come la società tratta tifoseria e gente di Roma. Nessuna spiegazione sui motivi dell’esonero, nessuna conferenza stampa per spiegare con dovizia di particolari come nasce tale decisione».
Non fanno una grinza le parole dei tifosi (che pure hanno avuto come contropartita le dimissioni dell’AD) e ci si chiede cosa dovrebbero fare i tifosi e la gente di Cosenza per la chiusura ermetica e assolutamente fuori luogo delle voci dei dirigenti della squadra rossoblù guidata dal presidente Eugenio Guarascio sulle tante vicende che si sono susseguite in questi ultimi quattro mesi di vita del sodalizio rossoblù? Pazienza sì, ma continuare a chiedere di sapere di conoscere è il minimo sindacale.
Una società di calcio, ripetiamo, è una società anomala con tantissimi soci di minoranza che sono i tifosi e gli appassionati e meritano rispetto. Ci si chiede che fine ha fatto la prevista, e annunciata da Alvini, conferenza stampa dei direttori? Altra domanda della piazza. che rimane senza risposta, riguarda il direttore Ursino: è sparito dai radar? Non aveva detto che avrebbe sistemato tutto ciò che riguarda il reparto comunicazione, indispensabile per creare empatia? Anche la stampa merita rispetto.
Tornando alla squadra, non si può che dire bene, per come si sta impegnando, per il cuore che mette in campo, per la compattezza del gruppo. Applausi ad Alvini per la gestione, applausi a Del Vecchio per l’idea di costruzione del gruppo e del progetto per il futuro.
Per uscire con punti dal San Nicola di Bari bisognerà fare una grande partita, con attenzione e spavalderia, una partita da Cosenza di Alvini.
La speranza è di avere tutti a disposizione compreso il Puma Fumagalli che sta recuperando da un noioso infortunio alla caviglia.
In mezzo al campo si spera di riavere Charlis a tempo pieno magari in coppia con Kouan, formando così una coppia di mediani di affidabile fisicità e riservando a Florenzi un ruolo meno complicato, magari facendolo giostrare dietro le punte, ruolo più adatto, forse, alle sue attitudine fisiche. In ogni caso fiducia totale nelle scelte del tecnico, che sempre si conferma persona unica nel dire le cose come stanno.
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