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Giuseppe Ursino, Massimiliano Alvini e Gennaro Delvecchio durante la conferenza stampa

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COSENZA – Dice e ripete (più volte) che per lui essere a Cosenza è un privilegio ed è convinto che quello che lo attende sarà un lungo viaggio per il quale garantisce che sarà la miglior versione possibile di Massimiliano Alvini. Si è presentato così il nuovo allenatore, in una conferenza stampa che si è tenuta all’interno dello stadio “San Vito-Marulla”, con ai fianchi i due direttori, Ursino e Delvecchio. E se Ursino ha presentato Alvini garantendo che “questo è un allenatore che fa sudare la maglia alla sua squadra”, dal canto suo Delvecchio lo ha definito “un grande uomo, un grande tecnico, che sente che questa è la sua grande opportunità”.

E a proposito di uomini, ad Alvini (il cui motto è “Non alleno per vivere ma vivo per allenare”) hanno fatto presto ad arrivare le domande sul calciomercato e, pur senza nominarlo mai, sul futuro di Gennaro Tutino. Non è un caso che in apertura di conferenza stampa lo stesso Delvecchio si è affrettato a precisare che “i giocatori che sono a Cosenza resteranno al Cosenza. Leggo che in tanti vogliono i nostri giocatori, ma i nostri giocatori restano qui. Poi prenderemo in considerazione ogni situazione”.

Alvini dal canto suo ha dimostrato una certa abilità nel dribblare le domande sul mercato: “Mi fido della società, al mercato pensano loro – ha detto il tecnico – c’è un rapporto di chiarezza assoluta tra di noi. C’è condivisione, sappiamo dove vogliamo andare”. Poca soddisfazione anche per chi ha tentato di affrontare l’argomento prendendolo da un’altra strada, ossia chiedendo il modulo di gioco: “A me interessa l’idea comune che la squadra deve avere. Qui ci sono già giocatori importanti e graditi. L’attacco? Vediamo che succederà, ma non lo so. Prima si costruisce la squadra, poi si pensa alla strategia. I giocatori del Cosenza mi piacciono tutti e sarebbe un piacere poterli allenare”.

Un rinforzo, però, è già arrivato: si tratta del centrocampista Christian Kouan: ”E’ un giocatore che può giocare in tutti i ruoli del centrocampo, un giocatore maturo – lo presenta Alvini – ha 110 presenze in serie B e 70/80 in C ed è un acquisto mirato, giusto che ci sarà utile”. Si cambia argomento. Come sarà il Cosenza di Alvini? “Sono stato convinto a venire qui dalla voglia di far bene dei dirigenti. A me piace fare un calcio aggressivo, fare la partita, avere giocatori disposti al sacrificio, alla fatica. Sarà importante avere giocatori così”.

Quale sarà l’obiettivo principale? “C’è tanta maturità a Cosenza – la risposta dell’allenatore – questa è la 26esima stagione di Serie B, un campionato difficile e complicato. Il primo obiettivo è mantenere la categoria, poi vedremo. Non lo dico per tarpare gli entusiasmi ma per essere realistici. C’è tanto lavoro da fare”.

Ultimo messaggio per i tifosi, qualcuno dei quali lo ha accolto con entusiasmo all’aeroporto di Lamezia: “Ringrazio per l’accoglienza, quando ti aspettano all’aeroporto, ti mettono la sciarpa addosso è segno della loro passione. I tifosi vanno rispettati e quando vieni ad allenare il Cosenza, sai che c’è una tifoseria così e sai che devi dare il massimo. Ci vorrà un po’ di tempo ma dobbiamo stare uniti e remare tutti dalla stessa parte. Si va avanti insieme”. Massimiliano Alvini si è legato al Cosenza con un contratto biennale. Nel suo staff Renato Montagnolo, Francesco Bonacci e il preparatore atletico Claudio Giuntoli.

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