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Emilio Mancuso

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Dietro alle motivazioni che hanno spinto il presidente del Cosenza Calcio all’operazione “Tutino” ci sarebbe lui, ecco chi è il consigliere segreto di Guarascio


ALLA FINE il consigliere segreto del presidente Guarascio ha colto nel segno dando le giuste motivazioni al presidente per portare a casa l’operazione “riscattoTutino”. Operazione brillante, che ha spiazzato tutti e che ha dato un buco al “re del calciomercato” Gianluca Di Marzio, che non sapeva nulla. Ma non sapeva nulla nessuno, anche i più stretti collaboratori del numero uno di via degli Stadi. Un fulmine a ciel sereno. Una super bomba di mercato che ha fatto saltare i nervi e fatto perdere l’aplomb al procuratore di Gennaro Tutino, Giuffredi, che ha perso letteralmente la bussola rilasciando dichiarazione con un tono non adeguato al suo ruolo professionale.

Ma chi è questo consigliere segreto? Usiamo il condizionale per prudenza, ma la fonte è attendibile e la notizia certa. Risponderebbe alla figura di un noto giornalista Rai, che vive a Roma, ma di origini presilane. Lontano parente del presidente Guarascio, importante in mamma Rai. Che fa l’inviato in tanti avvenimenti sportivi, che vanta tante amicizie nel mondo del calcio, con un’agenda ricca di numeri di telefono di persone che contano nel mondo del pallone. Si narra che sarebbe stato invitato personalmente da Marotta alla festa scudetto dell’Inter. Insomma uno che conta e che evidentemente gode della fiducia di Guarascio, al di là della lontana parentela.

COSENZA CALCIO, CHI È IL CONSIGLIERE SEGRETO DI EUGENIO GUARASCIO

In questi giorni è stato a Cosenza, probabilmente a festeggiare il colpo grosso del Cosenza calcio, che ha fatto svoltare in positivo la credibilità e l’immagine del presidente che sui social ha raccolto solo convinti applausi per l’operazione. Di questo bisogna anche ringraziare il giornalista che ha “convinto” Guarascio che riscattare il bomber napoletano sarebbe stato un facile affare.

Grazie Emilio Mancuso, se sei tu il collega che ha a cuore le sorti del Cosenza calcio, grazie di aver contribuito in qualche modo a portare a termine il colpo grosso. E sì, perché l’operazione Tutino è un colpo grosso, il più grosso della centenaria storia calcistica cosentina, grosso qualunque sia l’epilogo. Se Tutino dovesse rimanere a Cosenza (molto difficile) vuol dire che la famosa asticella spesso nominata da Guarascio subirà un bel salto in alto; se invece Tutino sarà ceduto, per il Cosenza sarà una plusvalenza storica che consentirà a Gennaro Delvecchio, sotto la guida attenta di Peppe Ursino, di poter costruire una squadra all’altezza della prossima serie B, annunciato come il campionato più difficile di sempre, con tante formazioni blasonate tutte alla ricerca del ritorno in serie A.

Ora sull’acquisizione delle prestazioni sportive di Tutino si scatenerà un’asta che altro non farà se non alzare la sua quotazione. Cinque milioni sembrano essere la base di partenza, ma certamente nella prossima settimana subirà un consistente rialzo, anche perché il mercato estero ha puntato il nostro bomber. Qualcuno si chiede perché Gennaro non ha risposto e non ha preso posizione sulle dichiarazioni del proprio procuratore. Forse ha scelto la strada migliore. In questi casi è inutile mettere altra benzina sul fuoco. Avrà scelto di far decantare la polemica anche perché comunque finisca la storia, per lui sarà un successo.

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