L'esultanza di Zilli con i compagni
3 minuti per la letturaCOSENZA – “Non c’è solo Florenzi, attenzione a ZIlli. Ha delle qualità importanti e vedrete che uscirà fuori. Arriverà anche il suo momento”. Pierpaolo Bisoli può vantare di essere stato il primo tecnico a far esordire tra i professionisti l’attaccante Massimo Zilli, decisivo nella sfida di venerdì sera contro il Cittadella. Tre punti d’oro, grazie al suo gol di testa, che hanno regalato al Cosenza la possibilità di giocarsi la salvezza ai play out contro il Vicenza.
A voler essere precisi Zilli un “assaggio” del calcio che conta lo aveva già fatto nella gara di Coppa Italia dello scorso 13 agosto, pochi giorni dopo l’ufficialità della riammissione del club rossoblù in Serie B a causa dell’esclusione del Chievo. A Firenze, contro i viola di Vlahovic (allora non ancora alla Juventus), il giovane attaccante friulano si era accomodato in panchina, senza però avere la possibilità di scendere in campo. Parentesi: quella dell’Artemio Franchi fu la partita che consacrò invece Aldo Florenzi, ormai titolare dei Lupi.
Poi l’arrivo di Bisoli sulla panchina del Cosenza dopo le innumerevoli traversie e una posizione di classifica disastrosa. E fu proprio in una delle prime uscite del tecnico emiliano sulla panchina silana che arrivò la prima convocazione, con le parole che Bisoli pronunciò senza voler essere profeta, ma magari augurandosi di diventarlo.
Di certo, il tecnico ci ha visto lungo, perché è stato il primo a segnalare con decisione la possibilità di far esordire il classe 2002, arrivato in riva al Crati nel 2020 grazie all’intuizione del responsabile del settore giovanile Sergio Mezzina, dopo essersi svincolato dalla Lazio che ne deteneva il cartellino (ma è cresciuto nelle giovanili del Pordenone). Da allora diverse convocazioni per il ventenne e gli ultimi 180′ da urlo. A Pisa, infatti, da veterano ha conquistato il calcio di rigore che ha regalato un punto d’oro al Cosenza, poi trasformato da Liotti e venerdì sera, su assist dello stesso Liotti, quel tuffo alla Bettega che ha fatto esplodere di gioia il “San Vito-Marulla”.Massimo Zilli, nato a Udine il 17 luglio del 2002, è un ragazzone dal fisico imponente, per il quale nelle ultime ore si stanno sprecando i paragoni più disparati.
Somiglia a Tizio, ha qualcosa di Caio. Come al solito, però, si arriverà al giorno in cui Zilli sarà solo Zilli e magari legherà il suo nome alla storia del Cosenza Calcio. L’inizio, bisogna dirlo, è dei più promettenti. E lui sta vivendo questi momenti con un sentimento misto di incredulità, gioia e voglia di conquistare il mondo. E’ rimasto affascinato dal calore dei tifosi rossoblù e la corsa sotto la Curva Sud “Bergamini” dopo l’incornata vincente è stato allo stesso tempo il coronamento di tanti sacrifici, ma anche il volo verso una speranza, un sogno, una realtà…
Con il Cosenza Zilli potrà percorrere ancora tanta strada (scadenza del contratto nel 2023, ma si inizierà presto a lavorare per il rinnovo). Intanto, c’è un primo traguardo da conquistare: la salvezza. Ovvero quel traguardo che a Cosenza è solitamente considerato alla stregua di uno scudetto, soprattutto se arriva attraverso sofferenze come quelle vissute nelle ultime tre stagioni. Zilli è pronto a dare il suo contributo. Ormai la strada è tracciata, sta a lui continuare a percorrerla senza voltarsi indietro…
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