Il presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio
1 minuto per la letturaCOSENZA – Non è iniziato benissimo il nuovo ciclo che dovrebbe rilanciare il Cosenza Calcio. Ieri si è verificato un grave errore in termini di tempestività e opportunità, che fa il paio con altri, osservati in passato sotto le forme più disparate.
Il fatto: una lettera di un gruppo di tifosi del Cosenza che vivono negli Usa è stata pubblicata dal Cosenza Calcio stesso sul sito (LEGGI) e sulla propria pagina ufficiale facebook. Il che significa, senza ombra di dubbio, condividerne i contenuti.
Lasciando stare il fatto che d’ora in avanti in via degli Stadi sarebbero costretti a pubblicare tutti i comunicati inviati dai tifosi, è il contenuto di tale comunicato d’oltreoceano ad apparire gravemente divisivo. E invece di fare in modo che si distendano davvero gli animi (era questo l’intento al momento del concepimento), sembra in realtà contribuire ad alimentare la prosopopea dei “lecchini” e dei “tagliaturi”, che a Cosenza ha ormai una lunga storia.
Un passo falso che una società di Serie B non poteva e non doveva permettersi, visto che solo il giorno prima il presidente Guarascio aveva chiesto a tutti di remare “uniti” verso la salvezza, e a tutti i tifosi di stare vicini alla squadra. Non si può chiedere aiuto da una parte e puntare il dito dall’altra, alimentando di fatto divisioni e scollamenti.
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