Tar del Lazio
1 minuto per la letturaCOSENZA – Il Tar ha sgomberato il campo da ogni dubbio: l’organo di giustizia amministrativa ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dal Chievo Verona avverso la decisione del Collegio di Garanzia del Coni.
La sospensiva, in assenza di altre decisioni, avrebbe comportato, appunto, la sospensione degli effetti della decisione del Collegio di Garanzia del Coni con la conseguenza che tutto sarebbe rimasto bloccato fino alla decisione del Tar stesso sul merito della questione e che la Figc avrebbe dovuto prevedere una soluzione che non potesse mai ledere né i diritti del Chievo né quelli del Cosenza.
Evidentemente le motivazioni della condanna, pubblicate dal Collegio di Garanzia erano talmente incontrovertibili da aver convinto il giudice monocratico che non sussistessero gli estremi per riconoscere qualsiasi violazione di diritto nei confronti della società veneta da parte della Figc prima e del Collegio di Garanzia del Coni dopo.
Per la precisione: né violazioni di diritti né esistenza di un pericolo imminente che potesse veder compromessi tali diritti. Il club di Campedelli non ha presentato una domanda regolare al momento dell’iscrizione: c’è poco altro da dire. La squadra che ha diritto all’iscrizione in Serie B è il Cosenza Calcio.
Adesso la palla passa al presidente della Figc, Gabriele Gravina, che dovrà compiere quel passo che un po’ tutta l’opinione pubblica, e non solo i diretti interessati, richiedevano con forza, anche senza arrivare al Tar.
È iniziato il count-down: manca davvero poco e il Cosenza Calcio nella giornata di oggi avrà l’ufficialità della sua partecipazione alla Serie B 2021-2022.
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