Mario Occhiuto
3 minuti per la letturaCOSENZA – Il Cosenza aspetta, ma il Chievo si trova nella stessa posizione. L’obiettivo è lo stesso, ma le prospettive sono molto diverse.
Le “pecche” fiscali della società veronese hanno portato la stessa ad essere esclusa dalla Serie B, con la possibilità, per il Cosenza, di essere riammesso nel campionato cadetto in quanto miglior classificata tra le squadre retrocesse al termine della scorsa stagione (LEGGI).
Nella prossima settimana sul tema si pronuncerà in maniera definitiva il Collegio di Garanzia del Coni, al quale ha prodotto ricorso il Chievo stesso nella speranza di sovvertire il verdetto della Figc. È l’ultimo grado di giudizio: se i gialloblù saranno nuovamente “bocciati”, si apriranno ufficialmente le porte per la riammissione del Cosenza Calcio.
Anche i due sindaci sono stati protagonisti con batti e ribatti virtuale e a distanza. Per primo è intervenuto il primo cittadino di Verona, Federico Sboarina sulle colonne dell’Arena. «Sto seguendo attentamente la situazione – ha detto – direttamente e attraverso i nostri assessori. La speranza di restare in serie B ci deve essere. Il Chievo negli anni è diventata una realtà sportiva di prim’ordine per la nostra città. Siamo tutti in attesa di vedere quel che succederà. L’auspicio è che il primo verdetto venga ribaltato, e che il Chievo possa continuare la sua storia continuando a restare ad alti livelli per molto tempo ancora».
Non si è fatta attendere la “replica” del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. “Le motivazioni pubblicate dal Consiglio Federale e che vedono, al momento, escluso il Chievo Verona dalla possibilità di disputare il prossimo campionato di Serie B – ha sottolineato – riferiscono di alcune irregolarità, di carattere fiscale, che rendono questa decisione sì appellabile, ma fondata sul mancato rispetto di quelle regole che stanno a base dei regolamenti federali, in particolare, secondo quanto riferito dalla Covisoc, dei criteri legali ed economico-finanziari dai quali non si può prescindere per ottenere l’ammissione al campionato. Questa inottemperanza della società del Chievo rappresenta un notevole vulnus sulla sua prossima partecipazione al campionato cadetto e la circostanza, da un punto di vista sportivo, non può che dispiacerci, attesi, tra l’altro, i buoni rapporti che legano Cosenza e Chievo, anche in ragione della militanza nella squadra scaligera dell’ex calciatore del Cosenza e cosentino doc, Luca Garritano, che due stagioni fa, grazie ad una sua rete provvidenziale, segnata negli ultimi istanti della partita che il Chievo disputò con il Pescara, consentì la permanenza in serie B del Cosenza, in uno di quegli strani scherzi del destino che rendono il gioco del calcio sempre imprevedibile ed affascinante. Allo stesso modo – prosegue Mario Occhiuto – comprendiamo l’iniziativa del collega Sindaco di Verona, Federico Sboarina, che ha preso pubblicamente posizione al fianco del Chievo auspicando un ribaltamento, in sede di collegio di garanzia, del verdetto federale. Sento, però, di dover esprimere più di una perplessità sulla eventualità di una decisione che possa rovesciare quanto è stato già espresso. E lo dico unicamente perché ritengo che se esistono delle regole precise e chiare e se è giusto pretenderne il rispetto, non si può né ignorarle, né modificarle in corso d’opera. Attendiamo speranzosi le decisioni degli organi competenti nei confronti dei quali nutriamo il massimo della fiducia”.
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