L'esultanza dei giocatori del Cosenza
2 minuti per la letturaCOSENZA – Che impresa quella del Cosenza. Quello che fino a poche settimane fa sembrava un miracolo è avvenuto: i rossoblù guidati da Roberto Occhiuzzi, alla sua prima esperienza da allenatore, centrano la salvezza diretta dopo aver battuto 3-1 la Juve Stabia al San Vito Marulla condannando proprio i campani alla Lega Pro. Ai play out andranno Pescara e Perugia. «Ci abbiamo sempre creduto e l’abbiamo meritata» dirà alla fine Mirko Bruccini che ha speso anche un pensiero per i tifosi che a migliaia hanno atteso l’arrivo della squadra allo stadio incoraggiandola con canti e cori (LEGGI LA NOTIZIA).
La partita è da subito giocata a viso aperto: Calò manda alto da lontano, un bel sinistro al volo di Carretta finisce fuori di poco e Saracco, qualche istante più tardi, respinge di piede una conclusione di Canotto.
Al 17′ però il Cosenza passa: su azione di calcio d’angolo la palla viene rimessa al centro dell’area di testa prima da Carretta e poi da Capela. Sciaudone, dimenticato dalla difesa campana, si coordina alla perfezione e di destro fa secco il portiere Provedel. E al 22′ l’arbitro Aureliano decreta un calcio di rigore per i rossoblù: Allievi non riesce a fermare uno scatenato Carretta e lo mette giù, dal dischetto si presenta Riviere ed è 2-0.
La partita, però, non è finita. La Juve Stabia reagisce: al 28′ Forte centra la traversa e dopo due minuti arriva la rete che accorcia le distanze: Saracco sbaglia l’uscita su un calcio d’angolo e nella mischia che si accende a due passi dalla linea di porta Tonucci è il più veloce a buttarla dentro.
Tra i due episodi, Carretta è costretto a uscire per il riacutizzarsi di un problema all’adduttore. Occhiuzzi getta nella mischia Asencio, ma la fase resta complicata per il Cosenza visto che Calò chiama Saracco a una difficile respinta su punizione dalla distanza e poi lo sfiora, il palo, su punizione al 52′. Palo che al 60′ viene centrato Mariano con un destro dalla distanza, mentre al 64′ Saracco riesce a deviare, con un pizzico di fortuna, una conclusione di Allievi. Ma mentre la Juve Stabia accarezza l’idea del pareggio, ecco al 72′ l’azione che chiude definitivamente la sfida: punizione di Konè nella zona della bandierina, un rimpallo mette Riviere a due passi da Provedel e l’attaccante non ha alcuna difficoltà a concretizzare la sua doppietta e il 3-1 per i rossoblù.
La Juve Stabia ci riprova: Saracco dice ancora di no a Calò (tiro da lontano) e all’82’ ci pensa Legittimo in scivolata a strozzare l’urlo del gol nella gola di Mallamo.
Il finale è da romanzo: il Perugia perde col Venezia, il Pescara crolla col Chievo in virtù di una rete del cosentino Luca Garritano. Pescara e Perugia faranno i play out, la Juve Stabia è retrocessa in Lega Pro e al San Vito il presidente Guarascio è lanciato in aria dai suoi giocatori
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