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Massimo Mirabelli ai tempi del Rende

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Dal San Calogero al Milan, passando per i trionfi nei Dilettanti in Calabria Ecco la scalata di Massimo Mirabelli verso il calcio che conta Il Sunderland, l’Inter e adesso il Milan rappresentano il passato recente ed il presente di Massimiliano Mirabelli. Una prepotente ascesa nel calcio che conta, che però ha avuto inizio dal basso. Dai Dilettanti, dalla Calabria. Classe ’69, lo raccontano, da giovane, come un discreto difensore, con un altrettanto discreta carriera in Serie D (Partinicaudace, Castrovillari, Rossanese, Crotone) e anche la C2 a Rende. Vince qualche campionato, ma a soli 26 Mirabelli decide che nel calcio vuole ricoprire un altro ruolo, vale a dire quello del direttore sportivo.

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IL SAN CALOGERO DEI RECORD

Nel 1997 è lui a costruire la squadra a San Calogero, piccolo paesino nel Vibonese, che stravince il campionato di Promozione, con 78 punti su 90, con 25 vittorie su 30, con 13 successi consecutivi iniziali e con la prima sconfitta subita solo alla 20a giornata. Quella squadra, che raccoglieva i migliori elementi del calcio calabrese, molti dei quali con trascorsi illustri in Serie D, stecca solo in Coppa Italia (0-1 in finale con la Palmese). Ma Mimmo Licandro è il re dei bomber con 24 reti, e poi ecco i vari Arlotta (dal sinistro magico) Arcidiacono, Maglione e Scalzo, Maglieni e Longobardi e altri ancora.

IL RE DEI DILETTANTI

Comincia da qua, insomma, l’ascesa di Mirabelli, per molti anni re quasi incontrastato del calcio calabrese, a volte chiacchierato, come sovente succede a chi riesce a vincere campionati su campionati. Lo chiama l’Acri e la musica è sempre la stessa. Si porta dietro diversi calciatori vincenti (Michele Napoli re dei bomber, ma anche Arcidiacono, Mosciaro, Scalzo, Morelli e via dicendo), che diventano quasi i “padroni” dell’Eccellenza, visto che il tris arriva a Rossano. Nella stagione 2000/01 la formazione bizantina allenata da Franco Giugno vince campionato e Coppa Italia Dilettanti. Michele Napoli e Giovanni Arcidiacono sono le stelle dell’attacco, Cairo Cucunato, Cenicola, Calabretta, Guzzo e via via tutti gli altri sono i protagonisti di questo ennesimo successo.

L’ASCESA DEL RENDE

Nel 2002 è la volta del Rende. Con Massimo Mirabelli si parte dall’Eccellenza e si comincia con la vittoria del campionato davanti al Sambiase. Il solito Michele Napoli è il bomber del gruppo. Ma c’è anche l’eterno Scudieri, 40enne con il vizio del gol. E’ questo l’ultimo torneo dilettantistico regionale per “super Max” che l’anno dopo costruisce la squadra che piazza la doppietta, vincendo anche il torneo di Serie D, davanti alla Vigor del centravanti Nacho Castillo. E’ questa, per la cronaca, la stagione dell’indimenticato successo del Rende in casa del Cosenza. In maglia biancorossa calciatori del calibro di Visciglia, Trocini, Morelli, Catalano, Porchia, Riolo, Moschella, Occhiuzzi, Orlando. La formazione rendese arriva alle soglie della C1 (perde lo spareggio con il Taranto) e si regala anche la partita di Tim Cup con la Lazio.

IL PROGETTO COSENZA

Poi ci si trasferisce a Cosenza, complice anche il passaggio del titolo sportivo. Qui Mirabelli avvia quel progetto che vede la compagine rossoblù balzare in due stagioni dalla Serie D alla C1. Al suo fianco il fidato Giuseppe Mangiarano, molto più che un segretario. In panchina Mimmo Toscano, attuale allenatore dell’Avellino, fortemente voluto da Mirabelli alla guida della squadra. E come suo vice ecco Michele Napoli, il “suo” bomber negli anni dei trionfi nei Dilettanti. Due scommesse puntualmente vinte. Una volta in C1 la nuova proprietà non gli lascia “carta bianca” come aveva fatto la precedente. Si creano fratture insanabili e lui, abituato a prendersi oneri ed onori, saluta e se ne va. Dopo una breve avventura alla Ternana, ecco il Sunderland, l’Inter e adesso il Milan, che rappresentano la sua scalata verso il calcio che conta. Dai polverosi campi di San Calogero, di Bivongi e di Africo, piuttosto che di Sambatello e Melicucco, da quel 1997 in cui iniziava la sua avventura da direttore sportivo, a distanza di 19 anni ecco Massimo Mirabelli diventare direttore sportivo del Milan (LEGGI LA NOTIZIA). Il futuro è tutto da scrivere.

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