2 minuti per la lettura
COSENZA – Sono passati 23 anni ma mai come in questo momento mantenere vivo il ricordo di Donato Bergamini appare come un’imprescindibile necessità. Gli ultimi sviluppi della vicenda giudiziaria sul caso della morte del giocatore del Cosenza impone di perpetuarne il nome e di manifestare la vicinanza alla famiglia, che si sta da sempre battendo per far venire fuori una verità scomoda e ottenere giustizia per l’uccisione del proprio congiunto.
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE SUL CASO DI DENIS BERGAMINI
NEL FASCICOLO IN AGGIORNAMENTO DINAMICO
Proprio per questo motivo Michele Cosenza e la società Marca hanno pensato di organizzare il Memorial Bergamini, il torneo di calcio che per cinque giorni ha animato il capoluogo bruzio e ha interessato le scuole calcio della provincia per le categorie Pulcini ed Esordienti. Una lunga cavalcata – che ha visto vincitori rispettivamente il Taverna e lo Sporting Club Corigliano – conclusasi nella splendida cerimonia di sabato pomeriggio. Il papà di Bergamini, Domizio, e la sorella Donata, invitati dall’organizzazione, hanno così ricevuto l’abbraccio di tutto il mondo calcistico (e non) cosentino.
Tutti hanno voluto manifestare affetto e vicinanza ai due ospiti. A partire degli ultras del Cosenza, i quali hanno animato gli spalti del Marca con le loro coreografie e non hanno smesso di inneggiare al nome del compianto idolo. Non trattiene le lacrime Donata quando riceve in dono dai tifosi rossoblu quello striscione, con il volto del fratello, compagno di tante trasferte. Il Cosenza calcio (presenti Stefano Fiore e Aristide Leonetti) ha omaggiato i due delle magliette ufficiali con impresso l’”8” e il nome Bergamini. Stesso pensiero avuto dallo Sporting Club Corigliano. Raffaele Pizzini, presidente della Popilbianco, ha consegnato un quadro con l’immagine di Denis; Michele Cosenza una targa-ricordo, le famiglie dei giovani calciatori un mazzo di fiori. Presenti anche le varie associazioni che da anni si battono per la causa Bergamini, come “Verità per Bergamini” di Nunzio Garofalo, impegnata nella raccolta fondi per sostenere le spese legali della famiglia.
E infine i ragazzi, i protagonisti della manifestazione, i quali hanno avuto l’opportunità di vivere una duplice emozione: onorare sul campo il nome Denis, ed essere infine premiati da vere e proprie bandiere, come Gigi De Rosa e Stefano Fiore, idoli indimenticati della storia calcistica cosentina.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA