Rosi, Zagarese, Sero e Baldantoni
2 minuti per la letturaL’evento è stato presentato questa mattina alla presenza dell’ex pluricampione mondiale nelle vesti di testimonial dell’iniziativa
ROSSANO (COSENZA) – Ottanta pugili, dieci categorie di peso. Rossano si prepara a ospitare, per la seconda volta, il torneo pugilistico “Guanto d’Oro d’Italia – Trofeo A. Garofalo”, giunto alla sua undicesima edizione e che si terrà dal 30 giugno al 2 luglio.
L’evento è stato presentato stamattina, nella sala giunta del Comune, alla presenza del pluricampione mondiale Gianfranco Rosi.
L’evento, promosso dalla FPI – Federazione Pugilato Italiana e organizzato in collaborazione con la DEL FPI Calabria e la Asd Pugilistica Cariatese guidata dal Presidente Raffaele Sero, vedrà confrontarsi sul ring del Pala Eventi di via Carmine Gaetano Candiano, allo scalo cittadino, i migliori pugili elite – pugili senior di esperienza certificata da un punteggio accumulato nella loro attività – di ogni categoria di peso, di età tra 19 e i 24 anni. In sala giunta erano presenti anche il sindaco Stefano Mascaro, il vicesindaco e assessore allo Sport Aldo Zagarese, il delegato regionale della FPI CALABRIA Fausto Sero, il consigliere federale Fabrizio Baldantoni oltre al già citato Gianfranco Rosi.
«La Calabria è la mia seconda casa – ha detto Rosi – ci ho passato diversi anni in vacanza e sono felice di essere qui oggi. Mi farebbe piacere se Rossano diventasse la cittadina del pugilato, battute a parte, sono certo vivremo insieme un bello spettacolo di sport. In questi ultimi anni la Federazione sta lavorando, con i giovani, in campo internazionale, favorendo così l’aspetto tecnico. Un tempo si aveva un certo timore, dal punto di vista sportivo, a incontrare pugili russi o ucraini, per esempio. Oggi grazie al grande lavoro che stiamo facendo questo timore non esiste più. Il pugilato è uno sport nobile, ci sono regole ferree, un regolamento da seguire, ma ci si confronta lealmente con il proprio avversario e l’espressione finale di un incontro è l’abbraccio tra i pugili».
«Il mondo del pugilato è una grande famiglia – ha affermato Fabrizio Baldantoni – i pugni restano sul ring. Con buona probabilità tra gli atleti che scenderanno sul ring a Rossano ci saranno i futuri pugili che formeranno la squadra italiana ai mondiali del 2020. Per noi il Guanto d’Oro è come la coppa Italia nel calcio, un evento di grande rilievo».
«Abbiamo lottato per far sì che questo evento potesse svolgersi a Rossano – ha detto Fausto Sero – erano in lista palestre molto più blasonate. Ma l’abbiamo vinta noi e ne siamo orgogliosi».
Orgoglio ribadito anche dal sindaco e dall’assessore allo Sport, che molto si aspettano, in termini di ritorno d’immagine, da questo evento.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA