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Al Rendano di Cosenza la prima nazionale de “Il vedovo” con Massimo Ghini e Paola Tiziana Cruciani: «Il pubblico ci ha scaldato il cuore».


COSENZA – Un palcoscenico storico, un pubblico in trepidante attesa e un classico della commedia all’italiana che torna a vivere in una nuova, sorprendente veste teatrale. Al Teatro Rendano di Cosenza è andata in scena la prima nazionale de “Il vedovo”. Uno spettacolo che riporta sotto i riflettori l’ironia tagliente e la satira spietata del capolavoro cinematografico di Dino Risi del 1959.

L’adattamento teatrale firmato da Ennio Coltorti e Gianni Clementi, con la regia dello stesso Coltorti, ha reso omaggio al film con una freschezza contemporanea, senza tradire lo spirito pungente dell’originale. A raccogliere l’eredità di Alberto Sordi e Franca Valeri sono due interpreti d’eccezione, Massimo Ghini e Paola Tiziana Cruciani, perfetti nel restituire al pubblico il grottesco gioco di potere tra il commendatore Alberto Nardi, imprenditore megalomane sempre sull’orlo del fallimento, e sua moglie Elvira Almiraghi, ricca, spietata e insofferente ai continui disastri economici del marito.

Lo spettacolo, inserito nella stagione di prosa del teatro cosentino e realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, è promosso da “L’Altro Teatro”, una rassegna ideata da Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno. La produzione è a cura del Teatro Parioli Costanzo di Roma.

I protagonisti de “Il vedovo”: Massimo Ghini e Paola Tiziana Cruciani

Massimo Ghini, con la sua verve istrionica e un perfetto equilibrio tra comicità e fragilità, è un Nardi perfettamente in bilico tra il sogno di grandezza e la miseria dell’uomo incapace. Paola Tiziana Cruciani, con un’interpretazione pungente e implacabile, regala un’Elvira magnetica, perfettamente a suo agio nel ruolo della moglie spietata e sprezzante.

L’alchimia tra i due protagonisti è tangibile, un continuo duello di battute e sguardi che rende la pièce un susseguirsi di momenti esilaranti e al tempo stesso malinconici. Ogni scena è un affresco vivido di un matrimonio fondato sulla dipendenza economica, un legame in cui amore e convenienza si intrecciano fino a diventare indistinguibili.

Oltre a Massimo Ghini e Paola Tiziana Cruciani, il pubblico ha potuto apprezzare le interpretazioni di Giuseppe Gandini, Leonardo Ghini, Irene Girotti, Diego Sebastian Misasi, Tony Rucco e Tomaso Thellung.

Una regia attenta ai dettagli

Ennio Coltorti firma una regia che rispetta l’impianto originale ma introduce soluzioni sceniche moderne e accattivanti. Il palco del Teatro Rendano si trasforma in una Roma elegante e spietata, con scenografie che evocano l’atmosfera del boom economico e la corsa al successo, mentre le luci e la colonna sonora contribuiscono a scandire il ritmo della narrazione.

Cosenza, prima nazionale de “Il vedovo”, Ghini e Cruciani: «Il pubblico ci ha scaldato il cuore»

La prima nazionale al Teatro Alfonso Rendano di Cosenza si è rivelata un successo travolgente. A fine spettacolo, lunghi applausi e fragorose risate hanno avvolto il cast dimostrando un affetto sincero per la compagnia. Un debutto che ha colpito nel segno. Il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha definito l’evento «un riconoscimento per la città e per il Teatro Rendano», evidenziando come questa prima abbia proiettato Cosenza sulla scena teatrale nazionale.

Paola Tiziana Cruciani ci ha confessato il suo stupore per la bellezza della città e del teatro: «Il Rendano è un teatro meraviglioso. Il pubblico ci ha confortato, ha riso tantissimo, ci ha scaldato il cuore».

Massimo Ghini e l’omaggio ad Alberto Sordi

Nella nostra intervista, a margine dello spettacolo, Massimo Ghini ha condiviso con noi le sue emozioni, rivelando tutta la tensione e la responsabilità di portare in scena un personaggio interpretato da un’icona del grande cinema: «Di solito non provo ansia prima di salire sul palco, ma ricoprire un ruolo che fu di Alberto Sordi è una responsabilità enorme. Ho sentito una forte emozione».

«Debuttare al Rendano è stato un privilegio. Sentire la risposta del pubblico è stata una conferma importante. Ogni prima volta porta con sé tensione e aspettative, ma sentire questa complicità in sala ci ha dato una grande carica. Non vedo l’ora di ritornare. Ora, mi aspetta il verdetto del tribunale di Roma», ha dichiarato il celebre attore, svelando anche la scelta di eliminare l’intervallo nelle prossime repliche per rendere la pièce ancora più coinvolgente.

Tra i momenti più attesi, l’iconica battuta «La mia stellina è volata in cielo», pronunciata con un tocco personale da Ghini, come omaggio a Sordi. Un legame speciale, ricordato dall’attore con un aneddoto sul loro incontro sul set di una pubblicità diretta da Francis Ford Coppola: «Sordi mi guardò e disse: “Aò, ma che me stai a fa’ l’imitazione?” e io risposi: “Maestro, non è un’imitazione, è un omaggio”».

Prima nazionale de “Il vedovo”: Ghini e Cruciani, dopo Cosenza, il Teatro Parioli di Roma

Il viaggio de “Il Vedovo” non si ferma qui: dopo il successo calabrese, lo spettacolo approderà al Teatro Parioli di Roma, dove sarà in scena dal 25 febbraio al 9 marzo. Un’occasione imperdibile per lasciarsi travolgere dalla pungente ironia di una storia che, a distanza di oltre sessant’anni, resta più attuale che mai.

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