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Peter Brook, il grande regista londinese, morto a 97 anni

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COSENZA – Alla fine Peter Brook a Cosenza non venne, ma un tentativo fu fatto, eccome se fu fatto. Il grande regista inglese, scomparso oggi all’età di 97 anni (LEGGI), fu contattato da Palazzo dei Bruzi nel tentativo di organizzare un viaggio a Cosenza per, magari, tenere una masterclass o un incontro con gli studenti.

Correva l’anno 2017. Il giorno della presentazione del cartellone di prosa del teatro Rendano si scoprì che erano in programma due spettacoli di due grandi autori contemporanei, Daniel Pennac (“Un amore esemplare”) e, appunto, Peter Brook. Fu Eva Catizone, in qualità di consulente per la cultura del sindaco Occhiuto, ad attivare le sue doti diplomatiche per portare in città entrambi. Ci riuscì solo con Pennac. Per Brook, già gravato dagli anni, l’operazione alla fine non fu possibile. L’operazione, si disse all’epoca, “è difficile” ma pure che “c’è qualche possibilità”, evidentemente poi sfumata.

Ai cosentini, che già pregustavano una passeggiata del Maestro tra le statue del Mab oppure una sua lezione dal palco del Rendano, rimase solo la possibilità di ammirare il suo “Battlefield”, in scena il 6 febbraio del 2018.

“Battlefield”, basato sul “Mahabharata”, arrivò a Cosenza nella versione riadattata da Brook insieme a Marie Hélène Estienne, per una produzione targata C.I.C.T./Théatre des Bouffes du Nord. Fu uno dei suoi spettacoli più riusciti e che conobbe, sia in teatro che al cinema, diversi riadattamenti. In scena, quattro attori: Karen Aldridge, Edwin Lee Gibson, Jared Mc Neill, Larry Yando, accompagnati dal tamburo giapponese di Toshi Tsuchitori.

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