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Gli artisti sul palco dell'Unical

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ARCAVACATA – Una mela al giorno leva il medico di torno, ma se attorno a questo frutto, si muovono circa 200 ballerini, 5 scuole di danza, 1500 spettatori in tre repliche, non può che nascerne una splendida “favola”.

La stessa portata sul palco del Teatro Auditorium dell’Unical, ieri e giovedì, con l’unico obiettivo di incantare il pubblico attraverso il suo ritmo intenso e dinamico, i costumi semplici e variopinti tra brio e vivacità e, le musiche intense, a tratti rilassanti e a volte coinvolgenti. Tutto insieme a raccontare una storia, quella tratta dal “magico” libro “La mela ” della giornalista Cinzia Tani e inserito nel progetto nazionale “Leggere per…ballare” di Rosanna Pasi, presidente Fnasd (Federazione nazionale associazioni scuole di danza), per la regia di Arturo Cannistrà. La storia “incantata”, raccontata da giovani ballerini impeccabili, ruota attorno ad una mela, con i vari personaggi che arrivano in una abitazione che raffigura il tempo che scorre.

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Nello scandire del tempo i personaggi entrano nella casa e raccontano i loro vissuti in maniera straordinaria attraverso la danza e il linguaggio del corpo. Antonio è un professore in pensione che abita con la figlia Elena e i nipoti Chiara e Marco che devono andare ad una festa di carnevale. I due fratelli si mascherano l’una da Biancaneve e l’altro da uno dei sette nani. La mela che comprano è così bella che attira i vari personaggi della storia.

Ed ecco che tutti insieme, nella stessa favola, si ritrovano a casa di Chiara e Marco: Paride, Adamo ed Eva, la strega cattiva, Guglielmo Tell col figlio Gualtierino, Biancaneve, Isaac Newton e molti altri ancora. In un ritmo che incalza 50 minuti, e che tiene incollato il pubblico al fantastico spettacolo, i personaggi si incontrano, si uniscono e si lasciano, tutti intorno al fulcro della storia: la mela.

Ognuno ha il suo vissuto, raccontato con un costume differente, e una musica diversa, un modo di esprimersi che va dalla danza classica a quella moderna, dall’hip pop alla break dance. Una esibizione fluida e dinamica che unisce i vari generi musicali e di danza, agli stessi personaggi che provengono da mondi differenti: dalle favole alla mitologia, dal Libro della Genesi alla letteratura, al mondo della scienza. A fare da collante c’è sempre la protagonista della rappresentazione, la mela; attorno alla quale ruota tutta la fantastica storia riunendo e fondendo tutto in una magica rappresentazione.

La stessa mela che ha unito nel progetto del direttore organizzativo, Antonio De Luca, tutte le scuole di danza di Montalto Uffugo e le loro maestre; le stesse che hanno curato le coreografie dello spettacolo: da Simona Altomare (direttrice della scuola di danza “Accademia della danza”), a Katiuscia Alfano (direttrice della scuola di danza “Bolero”), da Erika Spaltro (direttrice della scuola di danza “Hole Bopp”), a Ilaria Dima (direttrice del centro danza “Ilaria Dima”) ad Alessandra Ferraro e Renis Kaceli (direttori della scuola di danza “realballet”), tutte insieme alla “educational performer” la maestra Gracy Cundari.

Ci vorrebbe davvero una di queste “mele” al giorno per togliere il medico di torno, vista la carica, la positività, l’allegria e il senso di unione che una rappresentazione coinvolgente del genere lascia nello spettatore, grazie alla professionalità di tutta la macchina organizzativa e ai sorrisi e alla bravura dei giovani artisti.

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