Dario Brunori durante la conferenza stampa
3 minuti per la letturaPerché Sanremo e perché adesso: Brunori racconta la sua partecipazione al festival e il brano in gara dedicato alla figlia; poi il tour e alla conquista del Circo Massimo
Da San Fili a Sanremo. Così Brunori Sas aveva commentato, poco dopo l’annuncio di Carlo Conti, la sua partecipazione al festival. C’è tanta curiosità su Brunori a Sanremo: la sua prima volta in gara e una canzone che, già dal titolo, incuriosisce: “L’albero delle noci”. Adesso il cantautore ha finalmente svelato qualcosa in più sul brano che porterà sul palco dell’Ariston. È finalmente quello che tutti si aspettavano, una canzone dedicata alla figlia, la cui nascita è stato l’evento più importante che ha caratterizzato questi suoi cinque anni di assenza.
IL VIAGGIO DI BRUNORI: DA SAN FILI A SANREMO
«Tutto il disco è permeato da questa rivoluzione, da questa gioia – racconta Brunori – ma anche dall’inquietudine. La canzone che porterò a Sanremo in particolar modo ha a che fare con questo. Ho cercato per quanto possibile di non fare la classica canzone ruffiana da padre che canta la figlia. E spero di esserci riuscito cantando comunque ombre e luci che stanno dietro una rivoluzione di questo tipo».
In questo pezzo però, il cantautore dalla penna raffinata, racconta anche «la paura della felicità, il non esserci abituati ad essere felici, il paradossale attaccamento a una condizione diversa, all’infelicità». Un sentimento che caratterizza anche un po’ tutto il disco.
A Sanremo con “L’albero delle noci”, «mi sembrava giusto presentarmi nella mia veste abituale, davanti a un pubblico che non sa», che non lo conosce a tutto tondo. «Assieme a “Per non perdere noi” è il pezzo che mi convince di più e ci vado a testa alta su quel palco».
Brunori racconta anche il perché di questo festival, il perché adesso: «Mi sembrava il momento giusto avendo un album su cui abbiamo lavorato due anni e avendo una canzone che ci sembrava buona era giusto dargli i riflettori che meritano. E mi sento anche più leggero rispetto al passato. Non ho detto subito si, ci ho pensato, ma sono cosciente di dove vado e di cosa faccio. E poi lo trovo un atto di coraggio. Alla fine non è che stavo male senza Sanremo, ero bello comodo, con il mio pubblico, il mio tour. Sanremo mi fa sentire in un certo senso debuttante».
DOPO SANREMO, BRUNORI ALLA CONQUISTA DEL CIRCO MASSIMO
Dopo il festival e l’uscita del disco, Brunori partirà il 14 marzo con il suo tour nei palazzetti nelle principali città italiane. E spiega: «Come nell’album abbiamo deciso di lasciare delle sporcature, senza la tentazione di sistemare tutto, anche nel live cercheremo di suonare quanto più possibile tutto. Ora c’è l’abitudine di realizzare concerti che ripropongono il disco quasi come se lo sentissi in quel momento, invece a me piacerebbe riproporlo ma dando la possibilità alle persone di vedere esseri umani che suonano, che si danno energia tra loro. E mi piacerebbe che fosse uno spettacolo ogni volta unico. Fortunatamente ho la stessa band da diversi anni e alcune follie, alcuni momenti di improvvisazione sono più facili da realizzare».
Il 18 giungo sarà invece la volta del Brunori Sas live con orchestra per la prima volta al Circo Massimo di Roma. «Sarà una data speciale, finalmente dopo anni suoneremo con l’orchestra. Sono ovviamente molto contento».
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