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Da giovanissimo talento a chitarrista di punta per i più grandi artisti della musica italiana: Andrea Pistilli racconta una carriera di successi, un amore per la chitarra che continua a ispirare nuove generazioni e una serie di aneddoti da dietro le quinte.


Andrea Pistilli è un chitarrista che ha fatto della sua passione un viaggio musicale al fianco dei più grandi nomi della musica italiana, tra cui Gianni Morandi, Pino Daniele, Lucio Dalla, Renato Zero, Claudio Baglioni, Michele Zarrillo, Luca Barbarossa, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Samuele Bersani, Mariella Nava, Tosca, Nicola Piovani e Massimo Ranieri. Pistilli si è distinto per uno stile inconfondibile e una versatilità rara che gli ha permesso di spaziare tra generi e collaborazioni diverse. Un talento che si è affinato nel tempo, guidato da una passione che lo accompagna fin dall’adolescenza. Fonda un gruppo, i Clips’, che si fa presto notare, arrivando ad aprire i concerti della cantante Nico, ex Velvet Underground. Un’esperienza importante che diventa un trampolino di lancio verso collaborazioni sempre più rilevanti.

Il primo grande tour di Andrea Pistilli è con Luca Barbarossa, tra il 1989 e il 1990. Poi, una sera in un locale, incontra Antonio Coggio, produttore e autore di Baglioni, che lo introduce nel circuito di alcuni dei più grandi artisti italiani. Inizia così a collaborare con Mariella Nava e Tosca, ampliando notevolmente la sua rete di contatti. Nel 2014, arriva la chiamata per il programma “Sogno e son desto” di Massimo Ranieri. Sin dal primo incontro, tra i due nasce una grande intesa, dando inizio a una collaborazione stabile che continua tuttora. Attualmente, Andrea Pistilli è in tour con Ranieri nello spettacolo “Tutti i sogni ancora in volo”, il cui titolo è ispirato all’iconico brano “Perdere l’amore”. Il tour proseguirà fino al 2025 con tappe in tutta Italia.

Oltre ai palchi e agli studi di registrazione, Pistilli dedica parte del suo tempo all’insegnamento. Di recente, è diventato docente di ruolo di Chitarra Pop Rock al Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza, un impegno che gli consente di trasmettere la sua esperienza ai giovani musicisti e formare i talenti di domani.

Andrea Pistilli, domani riparte il tour con Massimo Ranieri. Come riesce a conciliare i numerosi impegni tra concerti, registrazioni e insegnamento?

«Non è semplice, ma sono abituato a mantenere un ritmo intenso. Al Conservatorio insegno Chitarra Pop Rock, e quello con i ragazzi è un impegno che considero fondamentale, perché ho sempre pensato che trasmettere quello che ho imparato sia una parte importante del mio percorso. Amo stare a contatto con i giovani: lavorare con loro mantiene vivi l’entusiasmo e la passione».

«Per quanto riguarda il tour – prosegue Pistilli – con Massimo Ranieri lavoriamo insieme da tanti anni, ormai c’è un’intesa speciale tra noi. Il tour “Tutti i sogni ancora in volo” ci terrà occupati in tutta Italia fino ad aprile 2025. Ecco le prossime date del 2024: l’8 novembre saremo al Palaterni (Terni); il 9 novembre al Teatro Verdi di Montecatini; dal 13 novembre al 25 novembre al Teatro Diana di Napoli; il 2 dicembre al Teatro Massimo di Pescara; il 4 dicembre al Palaelachem di Vigevano; l’11 dicembre al Teatro Alighieri di Ravenna, il 12 dicembre al Teatro Regio di Parma e chiuderemo quest’anno a Roma il 31 dicembre a “La Nuvola” per un bel Capodanno in Teatro».

Di recente, ha ricevuto il Premio Ennio Morricone al Festival Mendicino Corto. Che significato ha per lei questo riconoscimento?

«È un grande onore, ne sono molto felice. Ho avuto il privilegio di lavorare con Ennio Morricone, un artista riconosciuto a livello mondiale e ricevere un premio a lui intitolato è davvero emozionante. È stato un uomo di grande talento e generosità».

Un aneddoto particolare legato a Morricone?

«Era il 1997, stavo lavorando con Tosca e dovevamo registrare un album con la musica di Morricone. Ricordo ancora quando andammo a casa sua a Roma, a Piazza Venezia. Un appartamento magnifico, grande al punto che scherzando dissi che ci voleva un motorino per muoversi da una stanza all’altra. Morricone ci fece ascoltare un pezzo, “Di più”, che aveva già provinato anche Ornella Vanoni. E noi, in qualche modo, riuscimmo a “rubarlo” e a farne una nostra versione. Quel pezzo ha un testo di Lucio Dalla, una collaborazione davvero speciale. Lo eseguo ancora oggi nei miei concerti. Morricone era un genio con una gentilezza rara, lasciava molta libertà e non imponeva il suo stile. Noi abbiamo interpretato il brano in chiave pop. Un ricordo che porto sempre con me».

Andrea Pistilli, cosa consiglia ai giovani che desiderano intraprendere una carriera nel mondo della musica?

«Consiglio di non accontentarsi mai e di non lasciarsi sedurre dal successo effimero che oggi viene proposto da talent show, social e televisione. È importante investire nel proprio talento con lo studio e l’esperienza sul campo. Se uno è davvero bravo e lavora con costanza, prima o poi l’occasione giusta arriva. La musica richiede dedizione e tanto sacrificio. Non bisogna farsi illudere da facili scorciatoie».

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