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Verdiana Zangaro

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VERDIANA appartiene certamente a quel fenomeno, oggi molto osannato, ovvero quello della restanza.  Ma per lei la difficoltà è stata maggiore in quanto per gli artisti calabresi è quasi obbligatorio emigrare. Verdiana Zangaro ha deciso di restare nella sua terra, nonostante tutto. La cantautrice dalla voce graffiante e delicata è una che la gavetta l’ha fatta tutta: dai locali di provincia alle manifestazioni canore, arrivando a soli 15 anni a Sanremo 2003, fino a consacrare la sua notorietà ad Amici di Maria De Filippi nel 2012. Oggi approda tra le 11 star di Tale e quale show, condotto da Carlo Conti a partire dal 20 settembre su Rai1. Raggiungiamo Verdiana in una calda serata estiva mentre è a Rossano, sua città di origine sullo Jonio cosentino.

Verdiana, com’è nata questa partecipazione allo show di punta di Rai1?

«Volevo cimentarmi in una cosa nuova, vivere esperienze diverse e sperimentare con la voce, accrescere il mio bagaglio artistico ma soprattutto umano. A inizio luglio ho fatto il provino sperimentando nuovi timbri e, ancor prima di ricevere la risposta, ero già molto felice perché gli esaminatori si sono emozionati durante la mia performance. Per me la cosa più bella è riuscire a stabilire una connessione, ben visibile negli occhi di chi ti ascolta. Poi 10 giorni fa è arrivata la buona notizia. Sono felicissima!»

Lei ha 38 anni e di provini ne ha affrontati tanti nella sua lunga carriera, com’è cambiata rispetto agli esordi?

«La parola chiave di questo periodo è metamorfosi. È proprio cambiato l’approccio con i provini, sembra sempre la prima volta, ma lo spirito è differente: a 20 anni hai paura di perdere quel treno in corsa, ora invece la vivo come un’occasione per potermi esprimere, mi sento serena perché riesco a vivere di musica e mi sono reinventata in mille modi per poterlo fare. Ogni volta che aggiorno il curriculum dico “cavolo, ha fatto davvero tante cose”»

Sa già in quali panni dovrà calarsi per la prima puntata?

«Ancora no, penso mi sarà comunicato a fine estate. Ho presentato una lista di mie proposte, ma poi magari non me le daranno, dipende tutto dagli autori. Io ho inserito artisti che fanno parte mio background musicale, con i quali sono cresciuta, ma anche cantanti attuali internazionali e italiani che stimo e che sono complessi».

Come Mia Martini, alla quale ha anche dedicato un cd?

«No, lei in realtà non l’ho indicata. Ma non è escluso che possa essermi assegnata, sarebbe un onore».

C’è un concorrente che teme maggiormente?

«Ho molti amici nel cast di quest’anno, ma non li temo. La vivrò come una grande festa. Ho un bel rapporto con Thomas (Bocchimpani, anche lui ex allievo della scuola di Amici nel 2017, ndr) giovane e talentuoso, bravissimo cantante, showman e musicista. Conosco anche Giulia (Penna), un personaggio incredibile, vocalmente molto brava. E poi c’è Kelly Joyce, con lei siamo molto diverse, ma ha un bello stile».

Verdiana, quale pensa sarà la parte più difficile da affrontare tra imitazione di canto, di stile o fisica?

«Affronto questa avventura con grande entusiasmo e voglio divertirmi a giocare in una nuova veste, che non conosco nemmeno io. Quindi non so dirlo ora. Mi scoprirò anche io con il pubblico. Al momento mi sto esercitando molto nell’ascolto del suono delle voci di altri cantanti, dei respiri, dei passaggi tecnici. Lo faccio da sola perché è un’attività che pratico abitualmente, anche da direttrice della scuola di canto Cluster che ho a Cosenza e che ospita ogni anno 100 ragazzi».

Tornando al tema della restanza, Verdiana vive a Rende con i suoi due gatti Luna e Fumino. Perché questa scelta di rimanere in una terra che a livello di produzione discografica è molto lontana dai centri che contano?

«Sono molto legata alla mia terra, mi sono spostata sempre in diverse città, ma alla fine ho sentito necessità di tornare. È successo subito dopo Amici, ho deciso di vivere giù e spostarmi solo per lavorare. Voglio vedere la poesia nel mio lavoro, la matrice romantica, ho bisogno di vivere in un posto che amo».

Tutti le riconoscono una voce straordinaria, ma la sua carriera ha avuto picchi di alti e di bassi. Pensa di aver finora ottenuto tutto il successo che merita?

«Arrivati a un certo punto facciamo i pro e contro della nostra vita e io mi ritengo fortunatissima. Rifarei tutto quello che ho fatto, magari aggiusterei il tiro in alcune occasioni».

Ad esempio?

«A 18 anni artisti alcuni artisti sono già a fuoco, penso ad esempio a Blanco. Io, invece, ho iniziato a cantare da bambina facendo esperienze già a 9 -10 anni, anche il festival di Sanremo a 15 anni l’ho vissuto un po’ come un gioco. Non ho mai pensato alla finalità di quella occasione, nella mia mente sognavo di diventare Whitney Houston, ma era tutto astratto. Anche quando sono stata sulla cresta dell’onda ad Amici forse non avevo un focus preciso, mi stavo cercando e se avessi avuto le idee più chiare sulle scelte da fare, non avrei accettato alcuni compromessi sui brani che ho lanciato subito dopo. Ma sappiamo tutti che ci sono momenti di buio e di luce. Con il tempo ho capito che bisogna mettere in fila i passi per costruire il tuo piccolo artigianato musicale. Crescendo ho fatto a botte con la musica, ma poi ho capito che per me è una necessità».

Buio e luce, alti e bassi che concorrono a tracciare il cammino nella vita artistica di una cantante di razza che non si è mai arresa di fronte ai capovolgimenti del successo. E proprio perché Verdiana ha trovato se stessa nella sua musica, sarà più semplice per lei indossare i panni di altri cantanti, come farà nello show televisivo. Perché saprà perfettamente come tornare indietro.

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