Don Luigi Ciotti
3 minuti per la letturaCOSENZA – Giunge all’epilogo l’11ma edizione del premio “Musica contro le mafie”. Domenica 20 dicembre, infatti, sono in programma le finali “Live from Everywhere” che quest’anno saranno realizzate tra virtuale e reale, nella modalità che sta sempre più diventando cifra stilistica dell’organizzazione.
«La direzione artistica – è scritto in una nota – ha tramutato le difficoltà in nuovi stimoli che hanno portato alla rielaborazione dell’evento in un nuovo format web-tv, con la conduzione dell’inviato de Le Iene Ismaele La Vardera». Lo scenario che ospiterà l’evento sarà il teatro Alfonso Rendano di Cosenza, «l’unico teatro di tradizione della Calabria con una storia prestigiosa e che ha attraversato il tempo segnando una traccia indelebile nel tessuto culturale dell’intera regione».
«A prescindere dall’emergenza sanitaria – afferma il presidente Gennaro de Rosa – questa edizione segna un cambiamento nel percorso della manifestazione, sia presente che futuro. Tutto progredisce e il periodo che stiamo vivendo ha solo accelerato la mutazione di un concept che sin dalla sua nascita ha sempre dimostrato di sapersi rinnovare. Non abbiamo però mai perso l’obiettivo principale che è quello della diffusione di buone idee e buone prassi insieme alla promozione di giovani talenti musicali. Tutto il mondo dell’arte e della cultura sta vivendo uno dei momenti più complessi della storia dal secondo dopoguerra le conseguenze più dure le stanno affrontando quegli artisti che vivono grazie ai live nei club. È proprio per questo motivo che abbiamo deciso, nella finale, di puntare tutta l’attenzione su di loro».
Un momento importante delle fasi finali sarà vissuto con don Luigi Ciotti fondatore e presidente di Libera, presidente onorario di “Musica contro le mafie” secondo il quale alimentare il cambiamento etico, sociale e culturale è necessario per spezzare alla radice i fenomeni mafiosi e ogni forma d’ingiustizia, illegalità e malaffare.
Giudici ed ospiti grandi artisti del panorama nazionale: il produttore e bassista dei Litfiba e dei C.S.I. Gianni Maroccolo, il cantautore Dario Brunori dei Brunori SAS, Erica Mou e Gabriella Martinelli. La diretta streaming, oltre che dalla pagina Facebook ufficiale di Musica contro le mafie, sarà visibile in cross posting anche attraverso le piattaforme social dei partner: dall’associazione Libera a Casa Sanremo a Tuttorock a Rockit, al fine di creare un network da oltre 1milione e mezzo di followers.
L’iniziativa gode anche del supporto di Radio Popolare Network. I 10 finalisti – selezionati tra oltre 700 iscritti – oltre ad essere valutati dai «giudici on streaming» in studio saranno votati da una giuria social, una commissione artistica interna all’associazione e da una «Giuria Generation Z», una novità assoluta che avrà il compito di dare un’ulteriore punto di vista critico in quanto formata da giovanissime musiciste.
La giuria è composta da Giovanna Camastra (semifinalista Sanremo Young), Noemi Bruno (premio Critica Mia Martini, finalista Musicultura), Bianca Provenzano (finalista All Togheter Now, Next Generation 2019), Giulia Aloia (Premio Gianni Ravera, dal 2019 lavora in USA con Royal Caribbean come Broadway Performer e Lead Vocalist).
I dieci finalisti sono: Davide Ambrogio con “A San Michele”; Cobram con “Rivoluzione”; Emanuele Conte con “Ridono”; Lucio Leoni con “Francesca”; Joseph Foll con “Sbadiglio”; Daniele De Gregori con “Prima gli Italiani”; Donix con “Siriana”; Marte con “Fiesta”; De Almeida con “Rosalia”; Alessandra Chiarello con “My Gun is my voice”.
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