Myss Keta sul palco di Rende
5 minuti per la letturaMYSS Keta ha scatenato il “finimondo” a Piazza Kennedy (Rende). Un concerto piccante e travolgente. Il look da regina della notte scelto per le sue performance è un mix esplosivo tra Catwoman e Maleficent. Un pubblico carico di energia ha riservato un’accoglienza calorosa ad una delle artiste più amate del panorama musicale italiano.
Anche quest’anno, il Settembre rendese, giunto alla sua 57° edizione, si è confermato un successo. Un programma ricco di eventi e di spettacoli che punta sui giovani. Una delle kermesse più longeve in Calabria, organizzata dal Comune di Rende con la direzione artistica di Alfredo De Luca e la collaborazione di Fatti di Musica di Ruggero Pegna. Tra tutti gli eventi, il concerto di Myss Keta a Rende è stato tra i più attesi. Il primo live in Calabria della celebre artista. Per saperne di più sul suo ultimo album e scoprire qualche curiosità l’abbiamo intervistata.
Com’è cambiata la tua vita da quando è nata Myss Keta?
«Guarda, essendo io stessa Myss Keta, la mia vita è sempre stata myss ketiana. Quindi, una vita esplosiva, piena di sorprese. Sono contenta di avere nuovi progetti da considerare, nuove canzoni da fare, nuove cose su cui lavorare. Direi che per me è una vita molto frizzante. Anzi, visto che siamo in Calabria, una vita molto piccante».
Come hai accolto l’invito al Settembre rendese?
«Con estremo entusiasmo. Questa data chiude il mio tour estivo. Un tour importante, potremmo dire “il tour della ripresa” perché è capitato dopo questi anni un po’ confusi. Abbiamo fatto dei concerti in location al chiuso. In questa estate 2022, ci siamo espressi al massimo. Non potevo che scegliere questa data del Settembre rendese per chiudere il mio tour».
Finimondo è una delle hit che ha fatto ballare davvero tutti questa estate. Come sono nati il brano e l’idea di utilizzare nel ritornello un campionamento del brano Il capello di Edoardo Vianello?
«Cercavo una canzone italiana vintage che potesse darmi un’idea per un mio brano. Avevo voglia di riscoprire l’estate italiana degli anni passati. Ci è capitata tra le mani questa canzone che, parlando di un capello biondo, ha attirato subito la mia attenzione. Ovviamente, sono nota per i miei stupendi capelli biondi. Mi vedete appunto. Quindi, abbiamo subito provato a remixarla. Ci siamo fatti aiutare da Greg Willen, produttore contemporaneo. Dagli anni ’60 al 2022 abbiamo fatto un salto temporale che Greg Willen è riuscito ad ottenere inglobando il ritornello vintage di Edoardo in una produzione super contemporanea. Questa canzone è nata facendoci divertire molto. Sono contenta che stia continuando a far divertire anche chi la ascolta».
Cosa ci dici del tuo ultimo album?
«Club topperia è un viaggio fantastico nel vero senso della parola. È un mio club immaginario in cui ho pensato di sfogarmi, ballare e cantare con chi volevo, ovvero ho invitato tutti gli ospiti che sono all’interno del Club topperia e ho costruito delle sale. Ci sono tanti mondi diversi, tanti mondi sonori, ma sono tutti uniti dal fatto che c’è voglia di divertimento, c’è voglia di ballare e di riprenderci tutto quello che ci è stato tolto in questi due anni. Il Club topperia è una celebrazione dello stare insieme e dell’inclusività».
Hai collaborato con tantissimi artisti italiani. Hai già pensato alla prossima collaborazione?
«Io ho un sogno che è Mina. Sfrutto anche questi canali per salutarla. Guarda, visto che sogno sempre molto in “piccolo” direi Mina e Madonna».
Myss Keta a Rende: «Ritornerò, siete un pubblico speciale»
I tuoi modelli di riferimento sono Madonna, Raffaella Carrà, Lady Gaga e Jo Squillo. Cosa ti colpisce di loro?
«Io sono colpita quando vedo una persona che si esprime ed è sé stessa nonostante tutto quello che le sta intorno, nonostante gli occhi degli altri, nonostante il giudizio altrui. Sai, quando ci sono persone che si muovono nel mondo e si sentono libere di farlo, lo vedi, è un’energia percepibile. È un’energia che mi ha sempre affascinato. Poi, di tutte queste personalità che hai citato mi colpisce il fatto che sono camaleontiche; riescono a cambiare, ad immergersi in vari mondi rimanendo sé stesse. Secondo me, questa è una cosa cruciale. Madonna, in primis, rimane all’avanguardia. È una cosa rara, per questo la guardo con così tanta ammirazione».
Hai dichiarato che i giovani ormai si stanno chiudendo nel loro guscio e che è necessario spronarli per farli uscire e riscoprire il mondo. Cosa suggerisci per aiutarli?
«Ci sono più modi. Secondo me, un modo carino sarebbe anche quello di non fargli trovare il mondo in maniera brutta e cattiva. In questo momento, il mondo è un posto che fa molta paura. Sai, a volte, ci si chiede perché i giovani si chiudono in loro stessi nelle camerette. Se fuori hanno un mondo in cui non si trovano a loro agio, in cui non riescono a esprimersi, in cui sono imbrigliati, ingabbiati, è ovvio che uno rimane dentro. Secondo me, il primo passo per farli uscire è offrirgli dei posti, sia fisici che mentali, in cui poterli far sentire a loro agio. Una delle cose che tiene i giovani frenati è la paura del giudizio, paura che con Internet e con i social è aumentata molto».
Sogno nel cassetto?
«Ne ho talmente tanti. Ti dirò…Un mio sogno nel cassetto è recitare in un film. Te la lancio qui così».
Al termine del concerto, hai dichiarato che tornerai a Rende.
«Ritornerò. Mi avete accolto molto bene, siete un pubblico speciale».
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