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“BENVENUTI a teatro: dove tutto è finto ma niente è falso” è una citazione di Gigi Proietti che campeggia nella home del sito del Premio Ausonia arrivato quest’anno alla sua settima edizione.

Un’edizione di forza e di resistenza come capisco subito dagli occhi fermi del suo patron e fondatore Antonio Maria D’Amico che incontro in un caldo giorno d’Agosto. Ha un tatuaggio sul polso con due maschere che simboleggiano la grande passione per il teatro. Tutte le arti dello spettacolo vengono dal palco. Diceva Garcia Lorca: “Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana.”

Come e perché nasce il Premio Ausonia?

«Nasce sette anni fa per dare più sostegno e più visibilità al teatro e a tutti le arti dello spettacolo. Nasce dalla voglia di far crescere un territorio, all’epoca era solo Corigliano, non c’era ancora la città unica di Corigliano-Rossano, attraverso la forza delle sue radici e dei suoi tesori. Ausonia era il termine con cui anticamente si indicava l’Italia dopo Roma. Proprio quel Sud, quella Magna Grecia che è culla di tante civiltà, che ha visto e vede tante culture incrociarsi ed incontrarsi, oggi è ancora lo spirito del Premio Ausonia nel sostenere e diffondere cultura».

Di premi ce ne sono molti in circolazione, quali sono le caratteristiche che fanno distinguere il Premio Ausonia dagli altri?

«Principalmente per quanto e come siamo cresciuti. Siamo nati piccoli e dal basso. Uno dei promotori con me è la FITA – Federazione Italiana Teatro Amatori. Abbiamo avuto ed abbiamo tuttora patrocini prestigiosissimi: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura, Unicef, Regione Calabria, Governatorato del Rotary, Croce Rossa e molti altri. Tutti hanno condiviso la mission del Premio, non puntiamo a premiare un singolo settore. Tutto viene dal teatro dell’umiltà, dell’umanità e non delle paillettes come dice il maestro Enzo Garinei, oggi presidente del nostro Comitato Tecnico Scientifico. Noi vogliamo portare avanti lo spettacolo fatto dal legno delle assi del palcoscenico e non da quello delle cattedre di certi professori. Lo spettacolo e la cultura come vita di ogni giorno».

Questa Edizione ha un legame ancora più forte col territorio visto gli eventi di turismo esperienziale che hanno vinto un bando della Regione Calabria. Quanto è forte il legame col territorio?

«Quest’anno è ancora più forte proprio per le iniziative di “Calici d’Ausonia”, dei Viaggi Esperienziali. Questo progetto è risultato vincitore di un bando della legge 13/85 della Regione Calabria con il massimo punteggio. È stato un lavoro molto duro ma che siamo riusciti a realizzare con l’aiuto anche della Pro Loco di Rossano e col suo presidente Federico Smurra. Saranno occasioni davvero innovative, dei viaggi immersivi come se ci si trovasse dentro uno “spettacolo”, solo che si vivrà in maniera diretta nei luoghi e coi personaggi dell’epoca. E non sarà realtà virtuale come dall’altra parte di un computer. Chi ci sarà la vivrà proprio lì. Per questo il legame col territorio è e sarà in futuro ancora più forte. Noi non siamo solamente, Corigliano-Rossano, siamo la Calabria e siamo l’Italia».

Pensi che la cultura e lo spettacolo siano dei volani importanti per il turismo?

«Fondamentali. Penso alle indicazioni del Turismo 4.0 promosso anche dal WTO – World Tourism Organization. Sostenibilità ed innovazione sono oggi i veri motori del turismo. Il turismo è qualcosa che deve essere destagionalizzato e programmato. Io sono molto soddisfatto che il team del Premio Ausonia stia lavorando in questa direzione e continueremo a farlo anche in futuro. Senza cultura un popolo muore».

Cosa bisogna fare per te per promuovere la cultura e lo spettacolo nel nostro paese?

«Due cose fondamentali: la riscoperta e lo studio delle proprie radici e poi dare opportunità ai giovani. Proprio per questo motivo l’edizione del 2021 ha l’Ausonia Contest al suo interno, un talent che assegnerà delle borse di studio ai giovani che ne usciranno vincitori. Inoltre, continuando su questo percorso, in autunno vorremmo inaugurare l’Ausonia Academy, gestita dallo CSASI-Centro Studi Arti dello Spettacolo Italiano presieduto da Pina Amarelli, con sede a Corigliano-Rossano. Su questa linea il Premio Ausonia rafforza la sua mission ed il suo legame col territorio.» La cultura è l’arma migliore per costruire un mondo più giusto. Lo dicevano Borsellino, Gramsci, Don Milani, De Gasperi ed Eraclito. Cinque uomini distanti fra loro. Forse sostenere la cultura ogni giorno è una delle poche medicine per guarire il mondo invece di cercare sempre un nemico a cui dare la colpa.

La settima edizione del Premio Ausonia si terrà dal 23 al 28 agosto, serata in cui si svolgerà il Gran Galà finale alla presenza di tutti i premiati e altri ospiti di caratura internazionale. Un’edizione itinerante che si chiuderà all’Anfiteatro De Rosis a Corigliano-Rossano. I giorni del premio saranno animati dalla speciale edizione di “Calici d’Ausonia…sorsi di cultura”, una serie di percorsi tra storia, enogastronomia e tradizioni alla riscoperta dei centri storici, per informazioni www.premioausonia.it e www.prolocorossano.it

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