Un momento di fine concerto - foto di Chiara De Luca
4 minuti per la letturaEra forse il concerto più atteso in questa stagione di live cosentini e finalmente il giorno è arrivato! I Pinguini Tattici Nucleari ieri 14 luglio hanno infiammato la città di Cosenza.
Con un sold out a pochi giorni dalla messa in vendita dei biglietti e una piazza XV Marzo gremita di giovani, quello dei Ptn è stato un concerto ricco di buona musica. E lo si può descrivere con un’unica parola: emozionante. Non solo per le loro hit che arrivano al cuore della gente ma soprattutto per il loro amore per la musica e per il pubblico. Amore che traspare in ogni singolo respiro di tutti i membri della band.
Puntualissimi, alle 21, hanno calcato il palco della Rendano Arena regalando ai cosentini (e non solo) due ore piene di musica, divertimento, ricordi ed emozioni.
“Il 27 febbraio 2020 siamo stati i primi in Italia a dover cancellare un concerto. E non uno qualsiasi, il primo palazzetto di un tour per noi importantissimo”. Queste sono state le prime parole di Riccardo Zanotti, frontman del gruppo, in un intro che non ha risparmiato di certo la commozione.
Il riferimento era tutto agli ultimi due anni di pandemia, trascorsi senza musica live. “Due anni senza concerti, pubblico, musica, palchi, vita. Due anni in cui non c’è restato che piangere. Oggi però non ci resta che ridere!”. Ed è qui che è esploso il boato, sulle note di “Ridere”, una delle hit di maggior successo della band.
Parole sentite quelle dei Pinguini Tattici Nucleari, che non hanno smesso neppure un secondo di ricordare il loro amore per la musica e non hanno esitato neanche una volta a ricordare tutti coloro i quali lavorano dietro le quinte per la realizzazione di un live. Ma soprattutto non hanno dimenticato i ringraziamenti al loro pubblico calorosissimo.
“Giovani Wannabe”, “Scrivile scemo”, “Nonono”, “Scooby doo” sono solo alcuni dei brani, conosciuti al grande pubblico, che la band ha portato sul palco di Cosenza nell’ambito della rassegna #RestartLiveFest organizzata da L’Altro Teatro. Accanto a questi si sono aggiunti anche canzoni come “Verdura”, “Bergamo” e la tanto sperata “Pastello bianco”, concessa solo al momento del bis. Ma anche “Ringo Star” brano con cui la band bergamasca è approdata a Sanremo, consacrandosi ufficialmente al grande pubblico e diventando una delle maggiori realtà di successo nel panorama musicale italiano.
I Pinguini Tattici Nucleari piacciono a grandi e piccini, nonostante la loro giovane età uniscono più generazioni. Sarà perché cantano la vita di tutti i giorni, le esperienze, i sentimenti e le emozioni che accomunano un po’ tutti. E lo fanno con parole semplici, con testi che non devono necessariamente essere interpretati o decriptati. I Pinguini cantano gli anni ’90 e la nostalgia di essi, fanno commuovere ma fanno anche divertire.
E quello dei Ptn è stato un live sorprendente, tra pezzi più intimi che hanno coinvolto il pubblico emotivamente e brani più ritmati, passando anche per un dj set, che ha fatto ballare tutto il pubblico. Nessuno escluso. E così non sono di certo mancate le frecciatine dirette a Rhove, il cantante di “Shakerando”, che qualche giorno fa ha interrotto un suo concerto lamentandosi perché il pubblico non cantava e non saltava.
“Ci è capitato di vedere video aberranti di cantanti che insultano il proprio pubblico perché non canta o non salta. Mò chi glielo spiega che farli cantare e saltare è compito loro?” Si erano espressi così i Pinguini attraversi i social e sul palco non hanno tralasciato i riferimenti alla faccenda. Ma hanno anche dimostrato con i fatti che, con lo studio e la gavetta, si ottengono risultati eccellenti, portando un pubblico di migliaia di persone a cantare e ballare tutta la sera senza nessun tipo di costrizione, bensì di sua spontanea volontà.
A tal proposito hanno ripercorso, attraverso immagini e parole, quella che è stata la nascita del gruppo. Con un’immagine di una sala prove per niente insonorizzata ma fatta di mattoni grezzi e una formazione della band anche un po’ diversa da quella attuale. “Il mattone crudo non insonorizzava un cazzo – ha detto Riccardo – insonorizzava le nostre anime, i nostri desideri, il nostro futuro”. Quel futuro che li ha portati da Bergamo a suonare poi in giro, con un furgone affittato con la scritta “Dentista Croazia”. “Ci abbiamo scritto una canzone – hanno detto – uscirà tra poco”.
E dunque non ci resta che attendere.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA