Gaspare Tancredi
2 minuti per la letturaSul palco anche “La banda degli onesti”
COSENZA – Giovedì 18 maggio alle ore 21 al Teatro Comunale di Mendicino è di scena Gaspare Tancredi con le sue canzoni. Nello spettacolo dal titolo “Le Donne di un “Clown” troveranno posto le canzoni del suo primo omonimo album.
Ad accompagnare Gaspare Tancredi sarà “La Banda degli onesti”, un gruppo formato da Alessio SIsca alla batteria, Giuseppe Santelli Pianoforte e Tastiere, Alessandro La Neve Sassofoni, Federico Mari Basso e Contrabbasso, Paolo Scarpino Tecnico del suono Ospiti speciali saranno il fisarmonicista Paolo Presta e Giampaolo Lavorata alla viola.
VIDEO – GASPARE TANCREDI PRESENTA IL SUO CONCERTO
Gaspare Tancredi nasce a Cosenza nel 1980. Si avvicina alla musica iniziando a suonare la chitarra all’età di 12 anni. Studia chitarra elettrica sotto la guida del M° Lutte Berg, in seguito amplia le sue conoscenze musicali frequentando il primo livello del corso sulla musica Jazz press il Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza. La sua produzione artistica parte proprio dalla necessità di divulgare, con le proprie capacità, un racconto che abbia elementi di letteratura e poesia, in forma di canzone. Canzoni che sono espressioni di una ricerca musicale nitida e consapevole, che certamente guarda alla tradizione cantautorale italiana degli anni sessanta e settanta, ma che ne ha acquisito la lezione per trasportarla in un impianto musicale solido ed essenziale, equidistante sia dagli strizzamenti d’occhio alle tendenze del momento che dagli scivoloni nel vintage.
I testi aprono invece ad una dimensione intima, a volte alla sfera brumosa e incerta del ricordo personale, come il brano “Pezzi da mille lire” dedicata al nonno, oppure un tuffo nel passato, che affiora la mente di ricordi e di emozioni è Mister Sam balla la polka, canzone che narra la vicenda del campo di concentramento di Ferramonti-Tarsia. Le altre composizioni ancora aprono allo spazio di vite possibili, per le quali passa il riconoscimento degli umori e degli atteggiamenti irriflessi di una generazione.
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