Processionaria
1 minuto per la letturaCELICO (COSENZA) – A pochi passi dal grande albero di Natale collocato nella piazza centrale di Celico è stato allestito un altro abete, questa volta di dimensioni ridotte e addobbato con un cartello atipico.
“Chiediamo interventi contro la processionaria, la Sila merita di più”, è la frase riportata sulla scatola che avvolge la base dell’albero, mentre all’estremità dei rami gli ideatori hanno riprodotto con il cotone, che solitamente viene utilizzato per creare la neve, i caratteristici “nidi” invernali della processionaria simili a piccoli bozzoli.
L’abete di media grandezza è stato posizionato in un angolo nel gazebo della nota caffetteria situata in centro, tra i cestini della differenziata, esposto in bella vista.
L’idea è venuta a Luisa e Pierpaolo, gestori del locale e coppia affiatata anche nella vita. Per questo Natale non punteranno sull’estetica, rinunceranno agli addobbi tradizionali e scintillanti, per portare avanti «una battaglia importante».
«Una provocazione? No, la nostra è una richiesta, è un appello disperato. La Sila è sotto attacco. Chiediamo, poiché amiamo l’Altopiano e sono appassionato delle escursioni in montagna, che si faccia concretamente e al più presto qualcosa contro la processionaria ‒ dichiara Pierpaolo –. Noi abbiamo un patrimonio immenso e dobbiamo rispettarlo perché rappresenta il nostro presente e il nostro futuro. Io sono un commerciante e se non difendo il territorio sono tra i primi a rimetterci. Basta farsi un giro per vedere quanti esemplari sono stati infestati dalla processionaria e quanti probabilmente moriranno».
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