I tecnici all'opera sulla conduttura danneggiata
2 minuti per la letturaCOSENZA – LA Sorical ha concluso i lavori di riparazione della condotta Abatemarco, riavviando progressivamente l’erogazione dell’acqua anche se, come la stessa Sorical chiarisce attraverso una nota ufficiale, solo nel tardo pomeriggio, quando si riempiranno i serbatoi, l’erogazione andrà a regime per i cittadini.
Nel frattempo nel corso della mattinata si è tenuta una riunione in Prefettura tra Sorical, Regione e Comune di Malvito per avviare i lavori di messa in sicurezza del tratto interessato dallo smottamento (LEGGI LA NOTIZIA) che ha provocato il ferimento di un uomo.
Presente alla riunione anche la Protezione di Civile Regione a cui il Prefetto, Gianfranco Tomao che ha presieduto la riunione, ha chiesto di adottare le misure di prevenzione a tutela cittadini che abitano nei pressi del tracciato dell’Abatemarco.
Lo stesso Prefetto ha suggerito una di convocare una conferenza dei servizi per avviare un intervento risolutivo per mitigare il rischio nell’immediato e a lungo termine.
Il commissario della Sorical Luigi Incarnato si è impegnato al ripristino dei luoghi e a valutare interventi risolutivi, atteso che Sorical ha già effettuato negli anni diversi interventi e ad oggi non ha risorse proprie per investimenti importanti, «atteso che dai 25 Comuni serviti dalla conduttura vanta crediti complessivi per circa 20 milioni di euro».
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, ha ricordato che la Regione «ha reso disponibili 10 milioni di euro per interventi sull’acquedotto, già spendibili, e in ogni caso la Regione valuterà ogni altra necessità di risorse. Riguardo l’emergenza idrica, in collaborazione con le strutture tecniche dei Comuni, si stanno riducendo al minimo i disagi».
Al momento nella città di Cosenza i disagi sono circoscritti al quartiere San Vito Alto e Via Popilia, mentre fino alle ore 12 è garantita l’erogazione ai serbatoi De Rada e Merone dal serbatoio regionale da Cozzo Muoio. Rende e Montalto vengono regolarmente alimentate solo dall’acquedotto Capodacqua nelle zone basse, Quattromiglia, Università, Taverna, Settimo e Scalo.
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