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Il professor Gianluigi Greco

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COSENZA – Mai rappresentata a livelli ragguardevoli nel settore dell’Intelligenza artificiale, oggi la Calabria ha finalmente la sua rivincita.

Gianluigi Greco, direttore del dipartimento di Matematica e informatica dell’Unical, è stato infatti eletto, succedendo a Piero Poccianti, presidente di Aixia (Associazione italiana per l’Intelligenza artificiale), l’ente senza fini di lucro che, dal 1988, promuove nel mondo la ricerca e la diffusione delle tecniche proprie alla cosiddetta AI.

Cosentino, classe 1977, l’ordinario di Informatica, che nella sua Calabria ha avuto «la fortuna di tornare dopo un lungo periodo di formazione e lavoro all’estero», tra una call e un’altra, è riuscito a rispondere anche alla “chiamata” di questo giornale, senza nascondere il naturale entusiasmo, dovuto, ça va sans dire, alla sua recente nomina (in particolare, Greco guiderà la prestigiosa Associazione per il prossimo biennio).

Professore, da neo presidente di Aixia, quali sono i progetti e le collaborazioni eventuali che desidera intraprendere?

«Sicuramente continueremo a lavorare sulla strada già intrapresa; dunque, nell’ambito della divulgazione scientifica e della ricerca di alta qualità, mantenendo viva e forte l’organizzazione di quello che è il Convegno scientifico dell’Associazione, un vero e proprio fiore all’occhiello, nonché un appuntamento di riferimento per l’Italia e non solo. Inoltre, cercheremo di coinvolgere, tenendo conto del momento d’oro che attualmente sta vivendo l’Intelligenza artificiale, sempre più industrie. E poi cercheremo, ancora, di mistificare tutti quei luoghi comuni che purtroppo tuttora gravitano sul concetto di AI».

È vero, di Intelligenza artificiale si parla spesso in modo superficiale. Ma soprattutto – è questo il sentore che emerge – si ha paura dell’algoritmo e di tutto ciò che concerne questo mondo.

«Sì, e per cambiare la visione delle cose bisogna puntare su una chiave ben specifica: la formazione. Dovrà esserci formazione nelle scuole e tra i dipendenti delle aziende, l’Intelligenza artificiale dovrà essere introdotta nei programmi didattici che si rivolgeranno ai giovani e anche ai giovanissimi. Tutto ciò per raggiungere quel grado di consapevolezza, insieme alla possibilità di sviluppare un certo tipo di ragionamento, in materia di AI che poi sarà trampolino per nuove opportunità e scenari lavorativi».

Ecco, qual è o quale dovrà essere il ruolo dell’Intelligenza artificiale nello sviluppo economico e in quello di società sempre più sostenibili?

«Sui fronti che ha citato, Aixia è davvero già molto attenta. E lo sviluppo sostenibile, come conseguenza dell’applicazione dell’AI, risulta, non a caso, fondamentale. Ci sono già molte tecnologie, e ce ne saranno ulteriori in futuro, importantissime, perché capaci di aiutare la transizione ecologica o, tra le altre cose, l’organizzazione del lavoro. Applicare i sistemi di Intelligenza artificiale, allontanando da sé quel concetto che sento ripetere spesso e cioè che un algoritmo decide tutto, equivale (e lo sarà negli anni a venire) ad apportare benefici di non poco conto nella vita di tutti, delle persone e delle comunità».

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