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Emanuel Russo

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COSENZA – È calabrese uno dei tre ambassador finora nominati in Italia da Amazon Web Services (Aws), società del gruppo Amazon che fornisce servizi cloud a più di un milione di aziende ed enti in 190 Paesi del mondo, da Netflix alla Nasa.

Si tratta di Emanuel Russo, ventottenne di Paola (provincia di Cosenza), cloud architect di Ntt Data Italia, parte del colosso giapponese che è tra i big player nel campo dell’Ict.

Il riconoscimento – in tutto il mondo gli Aws Ambassador sono al momento 248 e tre, come detto, quelli selezionati in Italia (dati aggiornati all’11 gennaio 2022) – viene assegnato a professionisti esperti che operano in società partner della piattaforma e che hanno dimostrato forti competenze come cloud specialist, unite a una spiccata vocazione alla divulgazione. L’ambassador di Amazon Web Services, infatti, mette le proprie conoscenze a disposizione della community di aziende e professionisti che sviluppano soluzioni cloud.  

Emanuel Russo questa attività di disseminazione la fa già da tempo sul suo blog personale. D’altra parte possiamo considerarlo un enfant prodige. Ntt Data Italia lo ha reclutato a 19 anni, fresco di diploma. «Ho frequentato il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Paola, seguendo l’indirizzo Brocca, che è dedicato all’informatica. Subito dopo la maturità sono stato selezionato per partecipare alla prima edizione del progetto Ntt Dat Talent Camp di Cosenza, riservato ai diplomati con la passione per il software e l’innovazione tecnologica – racconta Russo – Dopo un periodo di formazione e di training on the job, sono stato assunto dall’azienda alla fine del 2014, insieme ad altri 17 candidati selezionati con questo percorso».

Russo lavora presso la sede di Rende di Ntt Data, uno dei tre centri di ricerca e sviluppo della società, insieme a Tokyo e Palo Alto. Una sede su cui il colosso ha puntato molto in questi anni, continuando ad assumere e investire. «Un’opportunità straordinaria. Poter restare nella mia terra, senza rinunciare però a un’esperienza professionale di respiro internazionale» racconta.

Emanuel ha iniziato come sviluppatore, in ambito telecomunicazioni, per poi dedicarsi al cloud. «Eravamo agli albori della rivoluzione del cloud – dice – Il nostro gruppo di lavoro era ancora ristretto. Ho avuto il tempo di specializzarmi e mi sono focalizzato su Amazon Web Services, uno dei principali provider mondiali di servizi cloud».

Ma cos’è il cloud? Ce ne serviamo tutti i giorni, e più volte al giorno, che si tratti di fare il backup dei nostri dati (ad esempio le foto che scattiamo con lo smartphone) o di guardare le nostre serie preferite su una piattaforma di streaming.  Il cloud è un’ampia rete di server, dislocati in tutto il mondo, che opera come un unico ambiente. L’immagine con cui viene rappresentato (e da qui anche il suo nome) è quella di una nuvola: accedendo via internet ai servizi cloud, messi a disposizione da provider, ampliamo di fatto le risorse fisiche dei nostri dispositivi, dallo spazio di archiviazione alla potenza di calcolo. Per le imprese e gli enti il cloud oggi «è un acceleratore» della rivoluzione digitale. È stato il cloud a consentire l’avvio dell’Anagrafe digitale, ad esempio. «Il Pnrr lo considera, non a caso, uno degli strumenti essenziali per la trasformazione digitale della Pubblica amministrazione – dice Russo – I nostri enti in Italia sono piuttosto in ritardo, su questo fronte, anche se negli ultimi due anni, è innegabile, il Covid ha impresso un’accelerata». La pandemia, che è stata una sventura per tutto il mondo, sul piano della transizione digitale è stata un’opportunità. «Ha costretto aziende ed enti a reinventare molti servizi – dice – Oggi rivolgersi a uno sportello è diventata l’opzione 2 per l’utente».

La domanda di servizi e di soluzioni innovative cloud è destinata quindi a crescere. «Come professionista e ora come Aws ambassador il mio obiettivo è quello di offrire nuovi contributi alla community e costruire occasioni di confronto con chi lavora su questi temi all’estero. Come i colleghi degli Stati Uniti – dice Russo – che al momento sono più avanti di noi. Condividendo esperienze possiamo crescere tutti».

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Stefano Mandarano

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