Le Arance della Piana di Cerchiara in dono all'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano
2 minuti per la letturaCERCHIARA DI CALABRIA (COSENZA) – Portare arance e clementine provenienti dalle aziende agricole della Piana di Cerchiara a chi soffre e combatte contro la malattia, e in particolar modo ai bambini.
È questo lo scopo che si è posto il progetto “Arance solidali di Valerio”, concepito e sviluppato dall’Associazione di volontariato “Ali e Radici – Valerio”.
L’Associazione nasce a settembre del 2016 in seguito alla scomparsa del giovanissimo Valerio Ruscelli, a causa di un tumore cerebrale raro, un ependimoma anaplastico.
«Per noi il sostegno alla ricerca – racconta il presidente dell’associazione, Teresa Santagada, mamma di Valerio – rappresenta il nostro scopo principale, con particolare attenzione appunto all’ependimoma anaplastico e gli altri tumori cerebrali rari. Tutti i fondi che raccogliamo attraverso eventi dedicati, tra cui la proposta delle nostre bomboniere solidali, li inviamo all’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano dove è stato istituito un apposito fondo dedicato a Valerio Ruscelli. In questi primi 5 anni di vita dell’associazione le cose fatte sono state tante e ogni anno a dicembre, oltre alle consuete attività sociali, cerchiamo di realizzare iniziative dedicate a chi soffre negli ospedali».
In tale contesto l’anno scorso l’associazione ha donato una sedia a rotelle attrezzata al reparto di oncologia dell’Ospedale di Castrovillari.
Quest’anno beneficiario dell’iniziata è stato l’Istituto Nazionale dei Tumori – Milano i cui pazienti si sono visti recapitare tante ottime arance coltivate nella Piana di Cerchiara.
Sono tante le aziende che hanno contribuito gratuitamente a questo progetto, mettendo a disposizione bene e servizi per la riuscita dell’iniziativa. Un segno che il ricordo di Valerio e della sua solarità non si è perso, ma ancora oggi ispira, tramite l’azione dell’Associazione che porta il suo nome, tante iniziative importanti, finalizzate sia a dare sollievo a chi vive la sofferenza della malattia, sia restituire un sorriso a chi rischia di perderlo.
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