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COSENZA – Il neonato Convegno Maria Cristina di Savoia Valle del Savuto si occuperà anche della ginestra. La pianta, che nasce spontanea in ogni angolo della Calabria, la cui filatura dà vita a un tessuto naturale sempre più richiesto dalla grandi case di moda come Fendi e Prada, sarà oggetto di studio nel primo quinquennio dell’associazione.
Sono diversi i progetti culturali e artistici nel programma del nuovo Convegno, che sarà inaugurato sabato 26 marzo, alle ore 18,30, con una solenne celebrazione eucaristica, presso la chiesa di San Pio a Piano Lago, nel Savuto cosentino, per dare il benvenuto alle associate e per iniziare insieme il cammino. Il Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia Valle del Savuto è nato lo scorso 3 febbraio, nella tradizione dell’associazione nazionale di autentica testimonianza cristiana e impegno nello studio delle problematiche sociali e del patrimonio artistico e culturale del territorio.
A tenerlo a battesimo è la responsabile regionale Angela Gatto, nonché presidente del Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia di Cosenza. L’assistente ecclesiastico è don Franco Staffa della parrocchia San Pio di Piano Lago. La presidente è Elena Santoro, vicepresidenti sono Ingrid Buonanno e Giovanna Nitti, segretaria è Caterina Arturi, tesoriera è Flavia Giannotta, addetto stampa è Concetta Guido. Sarà un Convegno di cultura votato alla spiritualità e alla riscoperta dei luoghi sacri. I soci e i partner spirituali e culturali si dedicheranno allo studio dei santuari mariani della provincia di Cosenza e dell’intera regione.
Il relatore e responsabile del progetto ginestra è il professore Giuseppe Chidichimo, del Dipartimento di Chimica e tecnologie chimiche dell’Università degli studi della Calabria, alla guida di un gruppo di ricerca che ha appena deposito un brevetto per estrarre le fibre naturali dalla pianta. Il Premio letterario, che accompagnerà il cammino nel quinquennio di associazionismo (e che si terrà nel biennio 2024/2025) è presieduto dal dottore Maurizio Misasi, mentre la responsabile dei progetti artistico-culturali è la professoressa Strefania Bosco, docente di storia dell’arte calabrese presso l’Unical.
Sono attualmente 12 le associate. Alcune hanno riscoperto una tradizione familiare riaprendo cassetti delle nonne e delle zie, a loro volta “Marie Cristine” molto attive nella Cosenza della seconda metà del Novecento.
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