La presidente della Commissione consiliare Istruzione, Legalità e Puc Chiara Penna
3 minuti per la letturaCOSENZA – L’Amministrazione comunale attiverà, dal prossimo 23 dicembre, su preciso indirizzo del sindaco Franz Caruso, uno sportello per l’accesso al reddito di libertà, al fine di favorire percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di particolare vulnerabilità. Lo sportello funzionerà presso il settore welfare di via degli Stadi.
La misura del reddito di libertà è destinata a donne sole ovvero con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. L’obiettivo è quello di contribuire a sostenerne l’indipendenza economica.
Destinatarie del reddito di libertà sono le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie, extracomunitarie in possesso di regolare permesso di soggiorno e le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria. Lo sportello per il reddito di libertà del Comune di Cosenza resterà aperto il mercoledì, dalle ore 8,00 alle 13,00 e il giovedì dalle 8,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle ore 17,00.
Per informazioni su cosa è necessario fare per richiedere il beneficio sarà attiva una linea telefonica dedicata, al numero 0984813732.
Soddisfazione per l’apertura dello sportello è stata espressa dalla Presidente della Commissione consiliare Istruzione, Legalità e PUC (Progetti utili alla collettività) del Comune di Cosenza, Chiara Penna.
“Lo sportello per l’accesso al reddito di libertà – sottolinea Penna – sarà attivo anche a Cosenza grazie all’impegno sinergico del Sindaco Franz Caruso, dell’Amministrazione comunale e del Settore Welfare. Oggi – prosegue Chiara Penna – è stato compiuto un primo passo. L’idea del prossimo futuro è quella di ampliare il servizio, con uno sportello che sia da supporto alle vittime di violenza senza distinzione di genere o età e alle famiglie in difficoltà relazionale. Il tutto coinvolgendo anche le associazioni già attive sul territorio, al fine di intervenire in maniera tempestiva e soprattutto preventiva, a sostegno di chi non è in grado di chiedere aiuto. Quando si entra nel circuito giudiziario, infatti – conclude Chiara Penna – a volte è troppo tardi, altre volte, purtroppo, senza un adeguato supporto, si agisce a fini strumentali aumentando il rischio di vittimizzazione secondaria”.
Il beneficio del reddito di libertà, nel caso la domanda venga presentata dal 1° gennaio al 30 giugno, è corrisposto con anticipazione di sei mensilità e successivo saldo. Se la domanda di reddito di libertà viene presentata dal 1° luglio al 31 dicembre, l’importo verrà concesso in un’unica soluzione. La misura, inoltre, è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito.
La domanda, indirizzata all’INPS, va presentata attraverso il Comune. Per beneficiare della misura sono necessari i seguenti requisiti:
1) essere in possesso della cittadinanza italiana oppure di uno Stato dell’Unione Europea, del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea;
2) essere residenti in Italia;
3) essere in possesso della dichiarazione firmata dal rappresentante legale del Centro antiviolenza che ha preso in carico la vittima di violenza;
4) essere in possesso della dichiarazione firmata dal responsabile del Servizio sociale di riferimento territoriale che attesti lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA