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Con i social più che liberi si è libertini
Potenzialmente i social media rappresentano un universo nuovo, un mezzo di propulsione atomico per l’informazione mondiale: accessibili a tutti, permetterebbero alle masse di acculturarsi abbastanza velocemente e con ottimi risultati. Nonostante ciò, la recente storia dell’uomo dimostra come nemmeno un mezzo di cui l’umanità poteva universalmente beneficiare sia riuscito a non piegarsi ai macchinosi e sudici tentativi di sviare le masse dall’informazione. (…) L’incredibile opportunità offerta dai social media, ovvero quella di comunicare ed esprimersi liberamente, ha reso gli utenti più che liberi, libertini, perché liberi – si perdoni il gioco di parole – di poter avvelenare l’informazione o di poter offendere a piacimento i suoi reali promotori.
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A grandi potenzialità corrispondono grandi rischi: Emilio Siciliano – 16 anni, studente del liceo scientifico “Pitagora” di Rende – ai social media si accosta con cautela e con una certa dose di disillusione. Ha spiegato perché nel suo pezzo per la rubrica “Post Millennials” pubblicato nell’edizione di venerdì 10 novembre. Qui pubblichiamo alcuni stralci dell’articolo, che potete leggere in versione integrale acquistando la copia dallo store digitale (CLICCA PER ACCEDERE).
La rubrica “Post Millennials”, lo spazio dedicato ai ragazzi tra i 16 e i 22 anni (LEGGI I DETTAGLI DELL’INIZIATIVA), torna in edicola domani con un nuovo intervento dedicato sempre ai rapporti tra i giovanissimi e i social media.
Se vuoi dire la tua e intervenire, manda una mail a mf.fortunato@quotidianodelsud.it.
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