La Calabria raccontata dai post millennials: Eugenio e la pandemia di social network

I giovani rischiano di diventare dei robot, senza spirito critico e capacità di discernimento

Alla luce degli “sviluppi” di una società sempre più meccanica, che protende a trasformare l’essere umano in una sorta di stolido automa, deprecando invece tutto quanto ci è rimasto di umano, di troppo umano (direbbe il filosofo) e di non – automatico, una sola è la conclusione da trarre: è in corso una vera e propria pandemia di social network, che renderebbe necessaria, per noi ragazzi del XXI secolo, una terapia di disintossicazione dalla distrazione di massa che veicola l’attenzione generale, mitridatizzando giovani e vecchie menti e rendendole come dei robot senza più spirito critico, né di discernimento. (…) Che quanto si enuclea dalle righe precedenti non venga interpretato come la classica lotta alla Don Chisciotte contro i mulini a vento: resta soltanto il parere ragionato di chi ha sviluppato una sorta di idiosincrasia nei confronti della standardizzazione dell’essere umano (…).

SCOPRI I CONTENUTI DELL’INIZIATIVA “LA CALABRIA RACCONTATA DAI POST MILLENNIALS”

Eugenio Siciliano è un diciannovenne che rifiuta i social media. Non ha un profilo Facebook, non è su Instagram né cinguetta su Twitter e nell’articolo apparso lo scorso 3 novembre nella rubrica “Post Millennials” del Quotidiano del Sud ci spiega perché. Qui sopra potete leggere alcuni stralci del suo pezzo. La versione integrale è disponibile nello store digitale del Quotidiano, acquistando la copia cartacea dello scorso 3 novembre (CLICCA PER ACCEDERE).

Eugenio è cosentino, originario di Lappano, si è diplomato al liceo scientifico “Fermi” di Cosenza e ora studia lettere all’università di Roma “Tor Vergata”.

La rubrica “Post Millennials”, lo spazio dedicato ai ragazzi tra i 16 e i 22 anni (LEGGI I DETTAGLI DELL’INIZIATIVA), è in edicola oggi con un nuovo intervento dedicato sempre ai rapporti tra i giovanissimi e i social media. Se vuoi dire la tua e intervenire, manda una mail a mf.fortunato@quotidianodelsud.it