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COSENZA – LA Biblioteca Gullo ha raggiunto un obiettivo importante, il tetto dei ventimila volumi posseduti e messi a disposizione dell’utenza sempre più vasta proveniente dalla Presila e da tutto il circondario. Un tetto simbolico ma non solo, perché la crescita costante di questi ultimi anni ha consentito alla Biblioteca, già dichiarata di interesse regionale, di inserirsi a pieno titolo nel circuito delle istituzioni più significative.

La Biblioteca ha sede nel palazzo di Macchia di Spezzano Piccolo (oggi Casali del Manco), abitato sin dal XVII secolo dalla famiglia Gullo e oggi sede della casa-museo di Fausto Gullo, giurista e uomo politico, ricordato soprattutto per i decreti legge sulla distribuzione delle terre incolte che gli valsero l’appellativo di ministro dei contadini. Nel corso dei secoli, hanno contributo alla formazione della Biblioteca, oltre al citato Alfonso, i suoi figli Luigi ed Eugenio, il nipote Fausto e il bisnipote Luigi, avvocato e uomo politico, oltre che libero docente di diritto penale e per un ventennio presidente dell’Accademia cosentina.

Oggi, a portare avanti la tradizione familiare, sono il figlio Fausto e il nipote Luigi. È proprio quest’ultimo a spiegare come le nuove accessioni, di circa duemila volumi siano «il frutto della partecipazione a un bando del ministero della Cultura e della donazione dell’avvocato Geppino Vetere». Discendente di Alfonso Gullo, a cui risale il nucleo originario della Biblioteca costituito nel primo Ottocento, l’avvocato Vetere, scomparso di recente, era un grande esperto di teatro e di musica jazz e con il suo lascito ha consentito di arricchire e diversificare in modo significativo la dotazione libraria. Non solo, quindi, importanti volumi giuridici, che costituiscono il nucleo essenziale della biblioteca, ma la stessa si arricchisce di libri che spaziano in diverse aree culturali.

«A ciò si aggiunga la presenza dei fascicoli originali dello Studio di Luigi Gullo, relativi a processi che hanno fatto la storia dell’Italia. Tra questi sicuramente degno di nota sono quelli della strage di piazza Fontana e del rapimento del giovane Paul Getty, fascicoli che io stesso, per curiosità, cultura e passione, ho studiato e ristudiato» afferma ancora Luigi Gullo jr. rrammentando come nel solco di questa tradizione venga oggi portato avanti un impegno nell’interesse di una comunità di utenti che è sempre più vasta e interessa in modo particolare le scuole. Numerose sono, infatti, le visite da parte di tutte le scuole della provincia così come frequenti sono anche le visite da parte di studenti universitari.

«Un particolare ringraziamento da parte di tutta la mia famiglia va allo staff guidato dal dottor Antonio Curcio – aggiunge in conclusione Gullo – che quotidianamente e con dedizione porta avanti il lavoro della biblioteca: parimenti un ringraziamento deve essere fatto all’amministrazione del Comune di Casali del Manco, unico ente che annualmente ci dà una mano per portare avanti questo progetto».

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