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Giovanni Leonetti

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La storia di Giovanni Leonetti, il Geppetto calabrese che realizza sculture di Pinocchio apprezzata in tutta Italia

UN mastro Geppetto calabrese che fa rivivere la magia della favola di Carlo Collodi attraverso le sue opere. In un laboratorio di via Popilia a Cosenza Giovanni Leonetti realizza da sei anni delle sculture di legno raffiguranti il celebre Pinocchio. Un’arte perfezionata nel tempo che sta riscuotendo un grande successo anche al di fuori dei confini regionali.

L’eco dei burattini di legno è arrivato persino ad Andrea Balestri che da bambino nel 1971 impersonò Pinocchio nel fortunato sceneggiato tv di Luigi Comencini trasmesso dalla Rai che annoverava nel cast, tra gli altri, Nino Manfredi, Gina Lollobrigida e Franco e Ciccio. Giovanni, grazie all’intercessione di un amico, è riuscito a mettersi in contatto con Balestri.

«Ero molto emozionato, Andrea si è complimentato per le mie sculture di legno. È stato molto gentile, una persona speciale. Gli ho donato una mia opera e mi ha inviato il suo libro con una bella dedica che mi ha riempito di gioia», ha raccontato Giovanni.

GIOVANNI LEONETTI, I SUOI PINOCCHIO E IL SUCCESSO NAZIONALE

Musei, compagnie teatrali, semplici appassionati fanno a gara per avere il burattino di legno più famoso del mondo. Un inaspettato exploit di richieste da tutta Italia che hanno portato l’artista a specializzarsi sempre più nella realizzazione dei Pinocchi garantendo qualità e pregio. Giovanni si definisce con orgoglio «un autodidatta», un uomo che con sacrifico, umiltà e abnegazione si è fatto da solo.

Originario di San Giovanni in Fiore ma ormai cosentino verace, all’alba dei 61 anni si gode un meritato successo personale e professionale. «Prima facevo l’imbianchino, ho dovuto smettere a causa di gravi problemi di salute. Ho sempre avuto la passione per la lavorazione del legno da quando ero ragazzino. Ricordo che realizzai con una tecnica tutta mia un veliero di cui andavo molto fiero», rammenta Giovanni.

LE SCULTURE NACQUERO “QUASI PER CASO”

Le sculture di Pinocchio vennero quasi per caso. «I primi burattini non mi piacevano. Non ero soddisfatto del mio lavoro ma notai che i clienti apprezzavano e ricercavano le mie opere, decisi così di affinare il processo per la realizzazione», sottolinea l’artista cosentino. Non è per nulla semplice ultimare un Pinocchio di legno, ci vuole tempo, precisione e dedizione. «Realizzare e completare la testa della scultura è la parte più difficile del mio lavoro, senza dubbio. Devo necessariamente conferire una giusta fisionomia, un passaggio molto delicato», spiega Giovanni.

«Da bambino mi piaceva molto la favola di Pinocchio. Non nego che quella mia passione d’infanzia abbia potuto in qualche modo spingermi nella realizzazione dei burattini», confida con un sorriso l’artista bruzio. Quello di Giovanni vuole essere anche un messaggio di speranza per la Calabria: «La mia storia spero possa essere uno stimolo per molti giovani. Le difficoltà sono tante e le opportunità poche ma bisogna lottare. La cosa che mi rende più orgoglioso è che con le mie opere un pezzo di Calabria viene esportato in altre regioni».

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Francesco Ridolfi

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