La baracca all’interno del campo di Ferramonti
1 minuto per la letturaTARSIA (COSENZA) – «L’unica baracca all’interno dell’ex campo di concentramento è a rischio crollo. È rimasta nella sua forma originale, l’eventuale o per meglio dire il prossimo crollo porterebbe al disfacimento della struttura non solo nella sua parte materica ma soprattutto nella sua valenza di testimonianza e monito nei riguardi di quella che è stata la più brutta pagina di storia italiana. Su segnalazione della presidente provinciale Anpi di Cosenza, Alessandra Carelli, ho ricevuto una richiesta di intervento urgente su quello che viene riconosciuto come patrimonio culturale della nostra regione: l’ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, sito che il ministero per i Beni Culturali in data 30 agosto 1999 riconosce, con atto formale, di rilevanza storica e sottopone l’intera area a vincolo».
È quanto dichiara il presidente della Provincia di Cosenza, Francesco Antonio Iacucci, e candidato al consiglio regionale della Calabria nella lista del Partito democratico, che ha inviato una lettera al segretario regionale del Mibact, Salvatore Patamia, per evitare «che vada perduto» un bene di grande valore storico e culturale.
«Venuto a conoscenza del pericolo – spiega Iacucci – ho inviato nell’immediatezza una squadra dal nostro Ufficio tecnico che arrivato sul sito ha potuto solo prendere atto dello stato assai precario, ma anche dell’impossibilità da parte nostra di effettuarsi un intervento risolutivo. Le chiedo pertanto – scrive nella lettera indirizzata al segretario regionale del Mibact – di voler intervenire con pronta sollecitudine quantomeno per interventi di consolidamento ai fini di scongiurare il crollo».
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